Riemergono leoni rampanti, musicisti, giudici e danzatori sui capitelli dei Maestri Campionesi al piano dei Torresani all’interno della Ghirlandina. Ma anche incisioni raffiguranti pesci sulle colonne, rimaste nascoste per lungo tempo e dimenticate.
Sono in fase avanzata i lavori di restauro del piano panoramico della Torre Ghirlandina, simbolo di Modena e patrimonio dell’umanità Unesco insieme a piazza Grande e al Duomo. Le superfici dei capitelli e delle otto colonne che adornano l’ambiente prima erano coperte da uno strato di prodotti protettivi sintetici che avevano appiattito molto le superfici decorate e le avevano rese piuttosto scure. Grazie all’attività di pulitura le stesse stanno tornando alla luce, rendendo di nuovo visibili raffigurazioni e incisioni da tempo inaccessibili ai visitatori. Sulla Torre è inoltre stata installata la nuova segnaletica in linea con quella Unisco già presente su altri monumenti.
Gli interventi sono realizzati nell’ambito dei lavori avviati a inizio aprile, con termine previsto per fine luglio, volti a consentire l’apertura della Torre anche nel periodo invernale, che sarà possibile grazie al posizionamento di infissi mobili alle finestre del piano dei Torresani nel periodo da ottobre a marzo, così da impedire l’ingresso della pioggia e mantenere una temperatura meno fredda. All’interno della Ghirlandina è prevista la collocazione di elementi riscaldanti e la sostituzione con macchine più efficienti di quelli già presenti nella zona d’ingresso. È previsto inoltre il posizionamento di telecamere di sicurezza in diversi piani.
“Proprio in questi giorni – commenta Tommaso Rotella, assessore alla Promozione della città e Turismo – abbiamo ricevuto per la Ghirlandina, per piazza Grande e per altri monumenti della città Certificati di eccellenza da Tripadvisor, il social network specializzato nel turismo, a testimonianza del grande apprezzamento dei visitatori per i nostri ‘gioielli’ del sito Unesco patrimonio dell’umanità. È importante – sottolinea l’assessore – che mentre si lavora per rendere la Torre visitabile anche nei mesi freddi, si continui a restaurare e curare il monumento simbolo di Modena, che non manca di riservarci splendide sorprese”.
I lavori, effettuati senza incidere sulle aperture al pubblico della Ghirlandina (dal primo maggio a oggi sono stati quasi 8 mila gli accessi alla Torre), hanno previsto tra l’altro analisi chimiche, petrografiche e mineralogiche per determinare il tipo di pietra, il livello di degrado e la natura della pellicola che la ricopriva. La pulitura, tuttora in corso, è stata effettuata solo dopo un’adeguata campionatura e, in accordo con gli esperti della Soprintendenza alle Belle arti e Paesaggio per le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara, viene eseguita con diverse tecniche in modo selettivo e graduale per adattarsi al differente livello di degrado delle superfici. Tra le tecniche impiegate, oltre a impacchi con acqua deionizzata e acetone supportato in gel per la rimozione delle resine, anche il laser, già utilizzato per le sculture più importanti all’esterno della Torre.
Degli otto capitelli dei Maestri Campionesi cinque sono ispirati al modello corinzio e tre sono figurati. In uno di questi ultimi, i corpi di quattro coppie di leoni rampanti che a due a due si fondono in un’unica testa sui risvolti angolari, negli altri due sono presenti figure umane riunite con intenzione narrativa. In particolare, il capitello sulla parete a est è detto “di Re Davide” e presenta musicisti e danzatori con lineamenti che ricordano molto da vicino le sculture angolari poste alla terza cornice marcapiano. L’altro capitello, posto sul lato sud, è detto “dei Giudici” e vi si possono distinguere il giudice giusto e il giudice corrotto.
Sulla colonna che regge il capitello “dei Giudici”, che è di reimpiego come la maggior parte del materiale da costruzione della Torre e del Duomo, di origine romana, con la pulitura sono state riportate in vista alcune incisioni raffiguranti quattro pesci, di cui due visibili interamente e due in parte cancellati dalla bocciardatura eseguita sulla pietra probabilmente durante le operazioni di reimpiego.
DALL’1 MAGGIO QUASI OTTOMILA VISITATORI
Al 21 giugno salite in media 150 persone al giorno. Venduti 855 tagliandi unici. Eccellenza “Tripadvisor” per Torre, piazza Grande, Duomo, Teatro comunale e Mef
Dall’1 maggio al 21 giugno, in 52 giorni, le presenze di visitatori sulla Ghirlandina sono state 7.815, in media 150 al giorno. Rimanendo nella media, il numero di quanti salgono sulla Torre civica per visitarla e vedere dall’alto il cuore storico della città dovrebbe superare tranquillamente quota ottomila. Prosegue così il progetto di valorizzazione turistica del Sito Unesco di piazza Grande, con il Duomo e la Ghirlandina patrimonio dell’umanità, attraverso il biglietto unico e l’apertura estesa dei principali monumenti.
Sono 855 i biglietti unici venduti che, al prezzo di 6 euro, consentono di visitare i Musei del Duomo, le sale storiche del Palazzo comunale, l’Acetaia comunale e la Ghirlandina. Gli ingressi singoli a tre euro per quest’ultima sono stati 5.973. A questi si aggiungono i 952 biglietti singoli a 4 euro venduti per i Musei del Duomo, i 172 a 2 euro per Sale storiche e acetaia di Palazzo Comunale (dove in 755 hanno partecipato alle visite guidate organizzate dalla Consorteria di Spilamberto). Le presenze complessive calcolate nei vari luoghi (escluso il Duomo dove l’ingresso è sempre gratuito) sono state oltre 13.500.
“I buoni risultati ottenuti finora ci motivano a proseguire sulla strada intrapresa – commenta l’assessore al Turismo Tommaso Rotella – cercando di migliorare ancora sinergie e promozione, e tenendo anche in considerazione i nuovi media, a partire dal social network “Tripadvisor” che ci ha riconosciuto il Certificato di Eccellenza per piazza Grande e per la Ghirlandina, dopo che lo stesso riconoscimento è andato al Palazzo Ducale sede dell’Accademia Militare, al Duomo, al Teatro Comunale Luciano Pavarotti e al Mef. Segno che, oltre alla frequentazione, cresce anche il gradimento per tutto il cuore artistico monumentale e l’offerta turistica del nostro centro storico”.
Il progetto del biglietto unico per il sito Unesco consente maggiori opportunità di visita grazie agli ampliamenti degli orari di apertura della torre Ghirlandina, con l’orario continuato al sabato e nei festivi 9.30 – 19.30 (da martedì a venerdì 9.30-13 e 14.30-17.30) e della Cattedrale (orario continuato dalle 7 alle 19 senza più la pausa tra le 12.30 e le 15.30, tranne al lunedì per le pulizie). I Musei del Duomo, invece, sono aperti dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Per le sale storiche del Palazzo Comunale l’apertura alla domenica e nei festivi è dalle 15 alle 19 a pagamento, mentre negli altri giorni l’ingresso è gratuito negli orari degli uffici, dalle 9 alle 19. Per l’Acetaia comunale, grazie alla convenzione con la Consorteria dell’Aceto balsamico tradizionale, visite guidate il venerdì alle 15.30 e alle 16.30, il sabato e la domenica alle 10.30, alle 11.30, alle 15.30 e alle 16.30.
L’iniziativa del biglietto unico del Sito Unesco è stata sviluppata dal Comune con la collaborazione tra gli assessorati alla Promozione della città e alla Cultura, insieme ai Musei civici, ed è promossa grazie a una convenzione tra il Comune di Modena e la Basilica metropolitana, nell’ambito di un’attività di valorizzazione e promozione dell’area riconosciuta Patrimonio dell’Umanità che comprende Duomo, piazza Grande e Torre Ghirlandina.
I biglietti hanno validità illimitata, cioè possono essere utilizzati anche in giorni diversi per le singole visite, e sono in vendita allo Iat di piazza Grande, ai Musei del Duomo, alla Ghirlandina e la domenica pomeriggio anche in Municipio. Per i quattro luoghi si possono continuare ad acquistare anche biglietti specifici, ovviamente a un costo complessivo più alto: Musei del Duomo 4 euro, Ghirlandina 3 euro, Acetaia 2 euro, sale storiche nei festivi 2 euro.
VISITA GUIDATA AL “MONUMENTO VIVO”
Sabato 27 giugno, dalle 10 alle 12. Alla scoperta della colonia di rondoni e di altri animali protetti che abitano le buche pontaie, appositamente restaurate, della Torre
La Torre della Ghirlandina è abitata da tanti piccoli animali protetti che la rendono un “monumento vivo”: una piccola colonia di rondoni occupa le buche pontaie nelle mura ma la torre ospita anche pipistrelli e altri piccoli uccelli insettivori oltre a un falco. Per conoscere gli abitanti della Ghirlandina, l’Associazione ornitologi Emilia Romagna e la Lipu di Modena, con il patrocinio del Comune, propongono una visita guidata sabato 27 giugno, dalle 10 alle 12, con ritrovo in piazza Grande, nell’angolo della Pietra Ringadora.
I rondoni sono piccoli uccelli migratori e insettivori che arrivano in città all’inizio di aprile e vi si trattengono per il tempo della riproduzione (circa tre mesi), arrivando a catturare circa ventimila insetti al giorno per alimentare i piccoli, poi volano nuovamente verso l’Africa. Le tre specie italiane sono in declino anche a causa della lotta ai colombi urbani e randagi che porta alla chiusura dei sottocoppi dei tetti e delle buche pontaie dei monumenti, dove abitualmente questi uccelli nidificano.
Il restauro della Ghirlandina ha pensato anche a loro: fin dal 2007, in collaborazione con il Comune di Modena, è stata impostata infatti la modifica delle 120 buche pontaie della Torre, restringendone l’ingresso e lasciando inalterata la cavità usata per il nido. In questo modo i colombi, troppo grandi, non riescono a entrare ma i rondoni e altri piccoli uccelli, come le cinciallegre, sì.
La visita, promossa in occasione del Festival dei rondoni che si svolge contemporaneamente in Italia, Svizzera e San Marino, è guidata da due esperti delle associazioni ornitologiche e comprende anche le residue testimonianze architettoniche di “torri rondonare” presenti in centro storico e di altra fauna interessante per la biodiversità in città.