Carta Bianca a Davide Fregni, musicista e didatta modenese, tanto per incominciare con un omaggio alle radici locali di tanti bravi jazzisti. Giovedì 18 giugno alle 21.30, in largo Sant’Eufemia, si svolge il primo concerto, gratuito come tutti quelli in programma, del Modena Jazz Festival 2015. La manifestazione, intanto, è iniziata con i seminari del Jazz Camp di Jerry Bergonzi e Shawnn Monteiro, aspettando quelli del chitarrista Kurt Rosenwinkel e del batterista Ginger Baker.
La “Carta bianca”, ossia la libertà concessa a Fregni d’interpretare la serata, promette di regalare al pubblico una serata intensa e piena di sorprese, a partire dalla possibilità di invitare altri musicisti e creare una performance musicale unica.
Fregni è figlio d’arte, il padre Koki è stato un importante scenografo della lirica e il Comune di Modena in passato gli ha dedicato una pubblicazione e una mostra.
Davide alterna principalmente l’attività didattica, intrapresa già dal finire degli anni ‘70, a quella di concertista e compositore di musiche di scena e jingles pubblicitari. Comincia giovanissimo ad esibirsi pubblicamente (a 16 anni circa) come tastierista e chitarrista in gruppi rock e orchestre da ballo, affinando la propria pratica con il piano bar soprattutto alla “Brasserie” e all’Hotel Fini di Modena fino ad approdare allo studio dell’armonia e improvvisazione jazz e ai concerti che ha tenuto a partire dal 1985 con il “Duo Davide Fregni”(con Glauco Zuppiroli) diventato poi trio col sopraggiungere di Andrea Burani. Ha studiato pianoforte, composizione e organo liturgico alternando gli studi regolari (all’Orazio Vecchi di Modena e al Martini di Bologna), a quelli da autodidattica (altri strumenti, armonia e improvvisazione jazz). Tra i lavori più importanti come compositore ed esecutore c’è il suo debutto come mimo-strumentista al Festival di Spoleto 1980 nell’“Edipo Tiranno” di Sofocle con la regia di Benno Besson e i successivi lavori per il teatro: “Romeo e Giulietta” (’82) per il Teatro della Piccola Commenda di Milano, regia di Flavio Ambrosini, “I Musicanti di Brema” (’84) per i teatranti di Reggio Emilia, “Blendung” (’86) per il Teatro Europa Esperimenti e altri. Negli anni ’90 ha tenuto corsi di musicoterapia presso il Cfp (centro di formazione professionale) di Cesena e tiene periodicamente lezioni concerto e seminari di guida all’ascolto.
In ambito jazzistico svolge attività concertistiche e di registrazione come solista o in diverse formazioni ma stabilmente dall’ ’86 in trio con Glauco Zuppiroli (contrabbasso) e Andrea Burani (percussioni) collaborando, tra gli altri, con Giorgio Baiocco, Nicoletta Manzini, Mario Parisini, Mark Murphy, Tommy Campbell, Jolanda Adams, Alessio Menconi, Ursula Becker, Enrico Lazzarini, Ivan Valentini, Lorena Fontana. Col suo trio ha collaborato alle tre edizioni del seminario di canto jazz tenuto dagli insegnanti delle migliori università americane tra i quali Bob Stoloff, April Arabian, Roger Treece, Michele Weir, Luciana Sousa e Mark Murphy organizzato da Ambo e Cantina Bentivoglio di Bologna. In quest’ultimo locale si esibisce frequentemente con diverse formazioni.
Nel 2004, con Giulio Vannini direttore artistico del Modena Jazz Festival, ha progettato realizzato e condotto numerosi incontri (jam session, workshop, lezioni-concerto alla Tenda in collaborazione con l’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Modena) con ospiti illustri quali Tom Kirkpatrick (tromba), Massimo Manzi (batteria), Sandro Gibellini (chitarra), Piero Odorici (sassofono), Glauco Zuppiroli (basso elettrico e contrabbasso). Tutto questo sempre continuando a gestire a Modena il Laboratorio di Musica “Quodlibet” dove, oltre all’ attività didattica e di ricerca, si dedica alla composizione e all’ arrangiamento utilizzando anche le risorse della moderna elettronica e informatica musicale.
Per informazioni anche sui seminari: ratpackmusic@alice.it – tel. 345 7902481.
Il programma è on line sul sito del Comune insieme a quello dell’Estate modenese (www.comune.modena.it) o su Facebook alla pagina di Modena Jazz Festival.