Marco-MascagniMarco Mascagni, 44 anni, già presidente ECO-BIO Confesercenti Bologna, è stato nominato presidente nazionale ECO-BIO Confesercenti, un’associazione nata per rappresentare e promuovere le attività commerciali e turistiche legate al mondo del biologico, naturale ed eco-sostenibile; lo ha sancito l’Assemblea costitutiva tenutasi oggi all’EXPO di Milano, Teatro della Terra, Parco della Biodiversità, che ha visto la partecipazione tra gli altri del responsabile Area Commercio della Confesercenti nazionale Stefano Bollettinari, del direttore della Confesercenti Bologna Loreno Rossi, e del presidente di Confesercenti Milano Andrea Painini.

A seguire si è svolto inoltre il convegno “Le prospettive e le opportunità del settore biologico e naturale” cui hanno partecipato, oltre al neo presidente Mascagni, Paolo Carnemolla presidente nazionale Federbio, Roberto Pinton segretario nazionale Assobio, Massimo Govoni segretario AssispeBio e la giornalista Silvia Pessini.

“Abbiamo voluto dar vita a ECO-BIO Confesercenti – afferma Marco Mascagni neo presidente nazionale dell’associazione – ponendoci l’importante obiettivo di sostenere e promuovere a tutti i livelli un settore che ha notevoli prospettive di crescita in un mercato in cui i consumatori sono alla ricerca di qualità, sicurezza alimentare e benessere; tutte caratteristiche che si ritrovano nei prodotti biologici. Intendiamo inoltre collaborare con le Istituzioni e le altre associazioni della filiera”.

“Confesercenti crede fermamente nel progetto di avere al proprio interno una federazione di categoria del commercio di prodotti biologici e naturali – sostiene Stefano Bollettinari responsabile Area Commercio di Confesercenti nazionale – per dare rappresentanza e voce a un settore emergente, innovativo e in continua crescita dal punto di vista delle vendite; inoltre i 1.300 punti vendita specializzati ad oggi esistenti in Italia, si confermano come il primo canale di commercializzazione al dettaglio del biologico. Questo è davvero un settore di eccellenza del made in Italy, importante anche dal punto di vista dell’offerta del turismo enogastronomico e come tale merita la massima valorizzazione”.