La Giunta comunale ha approvato la delibera con cui viene ridefinito l’intero sistema dei contrassegni operativi, sia annuali che temporanei, per l’accesso alla ZTL da parte di distributori, artigiani, installatori, esercizi commerciali e agenti. La delibera, in particolare, adegua il quadro delle tariffe, ferme da oltre nove anni e al di sotto della media delle altre città metropolitane, aggiorna le classi ecologiche dei veicoli, per tenere conto della forte evoluzione delle normative Euro e della diffusione di alimentazioni a basso impatto ambientale, e semplifica le modalità di pagamento e comunicazione con la Pubbliche Amministrazioni, riducendo fortemente gli oneri burocratici per le imprese.
Tariffe
Il nuovo quadro tariffario è articolato in modo da promuovere una logistica urbana più razionale e competitiva sul mercato, a minor impatto sull’ambiente e sulla città in termini di inquinamento, rumore e congestione. Sono infatti premiati con tariffe più basse:
– l’uso di veicoli più ecologici (elettrico, ibrido, metano, gpl, da euro 5 in su) per il carico/scarico merci, in favore degli operatori che investono nel rinnovo della propria flotta;
– il ricorso al trasporto conto terzi, rispetto al conto proprio, e quindi a modalità di ottimizzazione e razionalizzazione di carichi, itinerari e tempi delle consegne;
– la scelta di permessi a singola targa, rispetto alla tipologia a targa multipla, per prevenire usi impropri della possibilità di circolazione in centro storico;
– la minore durata dell’autorizzazione nel caso dei contrassegni temporanei (da 5 giorni a 6 mesi), per ridurre al minimo effettivamente necessario l’accesso in Ztl.
Le nuove tariffe sono riportate nelle tabelle allegate, che riguardano i contrassegni annuali e i contrassegni temporanei per veicoli inferiori o superiori agli 80 quintali. A questi si aggiungono i ticket giornaliero e quadrigiornaliero per l’ingresso occasionale alla Ztl, il cui prezzo è aggiornato rispettivamente a 6 € e 15 €.
E’ opportuno ricordare che le tariffe dei contrassegni operativi non erano mai state aggiornate dalla loro istituzione nel 2006 ad oggi, nonostante in questi ormai nove anni si sia registrato un trend generale di inflazione, numerose altre città italiane abbiano adottato da tempo modifiche tariffarie nel settore delle autorizzazioni operative per Ztl (raggiungendo livelli anche significativamente più alti, nell’ordine delle centinaia e talvolta delle migliaia di euro), a Bologna siano state anche più volte adeguate tutte le altre tariffe di mobilità (trasporto pubblico, taxi, sosta e parcheggi), e, infine, nonostante lo stesso “Piano Merci” prevedesse un aggiornamento tariffario dopo i primi due anni.
Nel confronto con altre città metropolitane, Bologna, anche a seguito di questa manovra, rimane comunque al di sotto della media: infatti, comparando contrassegni di tipo monotarga (che vanno da 25 a 228 € nel nuovo quadro tariffario approvato), ad esempio Milano prevede solo accessi giornalieri a 5 € l’uno (cioè oltre 1.000 € all’anno contando i soli giorni lavorativi), a Roma gli abbonamenti annuali vanno da 392 a oltre 2.000 € a seconda della normativa Euro, a Genova i permessi costano da 27 a 300 € in base alla classe ecologica, Firenze e Torino hanno tariffe fisse pari rispettivamente a 95 € e 136 €.
La delibera è stata approvata a seguito di diversi incontri del “Tavolo merci” con le Associazioni di categoria, nel corso dei quali l’Amministrazione comunale, per perseguire un calmieramento degli adeguamenti tariffari a fronte delle osservazioni pervenute, ha presentato diverse ipotesi tariffarie via via ricalibrate e tutte comunque ampiamente inferiori ai livelli massimi (800 € per i contrassegni annuali e 1.200 € per i contrassegni temporanei) stabiliti dalla delibera del Consiglio comunale n. 143/2015 del 2 febbraio scorso.
Classi ecologiche
La delibera prevede in secondo luogo un aggiornamento delle classi ecologiche in cui sono suddivisi i veicoli operativi, anche nell’ottica di continuare a incentivare il ricambio del parco veicolare più vetusto e inquinante, premiando con tariffe più basse e fasce orarie di carico/scarico più ampie gli operatori che investono nel rinnovo dei propri mezzi. L’aggiornamento si è reso indispensabile vista la significativa evoluzione ampiamente intervenuta dal 2006 a oggi nei processi di sviluppo tecnologico, ricerca scientifica e adeguamento normativo delle motorizzazioni, che rendono oggettivamente iniqua e tecnicamente non corretta la parificazione di tutti i veicoli Euro 1-2-3-4-5-6, che emettono quantità di inquinanti invece assai diverse, e non più attuale la definizione come “ECO” di veicoli immessi in commercio secondo le normative europee entrate in vigore ormai dieci anni fa.
Le nuove classi ecologiche sono pertanto le seguenti:
1) elettrico, ibrido, gpl e metano
2) “ECO”: euro 4 benzina, euro 5, euro 6
3) “NON ECO”: euro 0, euro 1, euro 2, euro 3, euro 4 diesel La distinzione fra euro 4 benzina e diesel è fondata sulle evidenze scientifiche nel frattempo intervenute, che hanno accertato una rilevante maggiore emissività e criticità dal punto di vista dell’inquinamento ambientale dei motori diesel rispetto ai motori alimentati a benzina, in particolare per quel che riguarda inquinanti critici come le polveri sottili e gli ossidi di azoto.
La nuova attribuzione e suddivisione dei veicoli nelle diverse classi ecologiche si applica alle tariffe, più basse per veicoli più ecologici, e alle finestre orarie di accesso per carico/scarico nelle aree “T” e “U”, più ampie per veicoli a basso o nullo impatto ambientale.
Semplificazione
La delibera prevede infine un importante pacchetto di misure per semplificare le modalità di pagamento e comunicazione tra PA e imprese, facendo risparmiare e abbattendo i costi burocratici finora a carico degli operatori privati.
La semplificazione amministrativa è basata su cinque azioni fondamentali:
a) la dematerializzazione dei titoli autorizzativi, tramite la sostituzione degli attuali contrassegni cartacei con contrassegni virtuali, che saranno controllati, per gli accessi, con i sistemi di telecontrollo del traffico (Sirio e Rita) e, per la sosta, con i palmari in dotazione degli ausiliari Tper e a breve degli agenti del Reparto Città storica della Polizia municipale, garantendo tra l’altro anche una maggiore efficacia dei controlli contro abusi e usi impropri (permessi scaduti, mancati pagamenti, imprese non più esistenti o non più aventi sede a Bologna, etc.);
b) il passaggio dall’attuale unica modalità di pagamento attraverso bollettino postale cartaceo, al pagamento elettronico, sia on-line in una sezione dedicata del sito web di Tper, sia con carta di credito o bancomat presso lo Sportello contrassegni di Tper;
c) il superamento delle raccomandate tradizionali cartacee per le comunicazioni tra Comune e titolari dei contrassegni, sostituite da invii esclusivamente telematici mediante l’utilizzo di posta elettronica certificata (PEC), che è la modalità ufficiale, legale e sicura, nonché obbligatoria per legge sia per l’amministrazione che per le imprese;
d) la sostituzione della maggior parte dei permessi temporanei, attualmente rilasciati solo recandosi fisicamente agli Sportelli della Polizia municipale sia per la richiesta che per il ritiro e dietro acquisto di marche da bollo, con contrassegni temporanei emessi in tempo reale da Tper e assoggettati a tariffe ordinarie;
e) la realizzazione di un’area dedicata alle aziende nella rete civica Iperbole del Comune, all’interno della sezione “Servizi on-line”, con cui mantenere aggiornata la propria PEC e consultare on-line lo stato dei contrassegni dell’azienda (in scadenza/scaduti/attivi) e le targhe ad essi collegate, nonché di beneficiare dei servizi che il Comune metterà via via a loro disposizione.