Per il sindaco Emanuele Cavallaro è il “treno dei desideri”, perché per tantissimi rubieresi rappresenta una svolta quasi epocale: in pratica, avere a disposizione una sorta di metropolitana di superficie che tutte le mattina collega pendolari e studenti alla città, migliorando anche le condizioni di chi continuerà a utilizzare i bus. Tutto questo, grazie a una semplice fermata in più del Regionale 2902 di Trenitalia che, da lunedì, ferma anche a Rubiera alle 7.06 per arrivare a Reggio alle 7.15 (o, volendo, a Parma alle 7.31 e a Genova Bignole alle 10.06).
Il nuovo servizio, dopo i primi giorni di positiva sperimentazione, è stato presentato questa mattina in Provincia dagli artefici di questa innovazione tanto semplice, quanto utile: gli amministratori locali, dai Comuni alla Provincia fino alla Regione che ha giocato un ruolo determinante, Trenitalia ed anche l’Agenzia della mobilità, che avrà a sua volta modo di migliorare i servizi per gli utenti reggiani.
A fare gli onori di casa, il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, che ha ricordato “l’analogo servizio da poco attivato dall’altra parte della via Emilia, a Sant’Ilario, a conferma dell’impegno delle amministrazioni locali a promuovere una mobilità alternativa, arricchendo i collegamenti tra il territorio e il capoluogo in orario utile per lavoratori e studenti”.
“La nuova fermata completa l’offerta già presente nella fascia mattutina, che aveva appunto un ‘buco’ di un’ora dopo il treno delle 6,35, portando a ben 37 le corse, 19 verso e Bologna e 18 verso Milano, che fermano ogni giorno a Rubiera”, ha detto il direttore di Trenitalia Emilia-Romagna Davide Diversi, sottolineando come “al momento non sembri che la nuova fermata abbia impattato sui tempi di percorrenza”.
Il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Andrea Rossi ha ricordato come “la Regione abbia immediatamente deciso di rispondere all’istanza evidenziata dal Comune, una richiesta che nasceva dal buon senso e rivolta in particolare agli studenti, e grazie alla disponibilità di Trenitalia abbiamo dimostrato che anche con piccoli accorgimenti si possono migliorare sensibilmente i servizi per la comunità”.
L’assessore regionale alla Mobilità Raffaele Donini ha quindi evidenziato lo sforzo della Regione “nella condivisione con il territorio della qualificazione e del monitoraggio del servizio di trasporto pubblico locale che per noi resta fondamentale: lo dimostra il fatto che non abbiamo tagliato di solo euro lo stanziamento di bilancio 2015, che si attesta su circa 400 milioni grazie anche a un fondo regionale che, tra i pochissimi in Italia, integra con quasi 40 milioni gli investimenti nazionali”. “Nel complesso il tpl offre in Emilia-Romagna un servizio buono e diffuso, uno dei pochi in aumento: abbiamo 300 milioni di viaggiatori, 260 dei quali su gomma e 40 su ferro, e il nostro obiettivo è proprio quello di potenziare i settore ferroviario”, ha aggiunto.
La soddisfazione della comunità rubierese è stata espressa dal sindaco Emanuele Cavallaro: “Questo treno dei desideri copre un ‘buco’ che si registrava proprio nel momento più delicato della giornata, e che non ci permetteva certamente di migliorare né il traffico sulla via Emilia, né le condizioni della linea 2, spesso sovraffollata all’inverosimile – ha detto – E’ una piccola modifica, che però è in grado di cambiare profondamente, in meglio, le abitudini di centinaia di ragazzi rubieresi: ho già provato un paio di volte il nuovo treno e, arrivando comodamente a Reggio alle 7 e un quarto, alle 7 e 32 ero già al Polo scolastico di via Makallé, oltretutto attraverso un percorso pedonale protetto, in tempo per fare colazione o…per copiare qualche compito”.
L’assessore alla Mobilità del Comune di Reggio Emilia Mirko Tutino, oltre “ai tanti benefici per studenti e pendolari, anche per le condizioni di trasporto sui bus da Bagno e Masone verso la città che certamente potranno migliorare”, ha voluto sottolineare in particolare “l’impatto positivo rappresentato dalla novità di questa Giunta regionale che, a differenza del passato, sta dimostrando grande attenzione al trasporto pubblico e a problemi che magari possono essere considerati piccoli in uno scacchiere regionale, ma che sono fondamentali per le piccole comunità”.
Di “piccoli interventi in grado di assicurare grandi risultati” ha parlato anche il direttore dell’Agenzia della mobilità, Michele Vernaci: “Non c’è alcun pericolo di cannibalismo tra Seta e ferrovia, ma anzi un migliore servizio di Trenitalia ci permetterà di curare meglio le sofferenze che si registrano su altre linee”, ha detto ricordando “come sia determinante l’integrazione tra la mobiltà su ferro e altri servizi, come quelli che già oggi assicuriamo ad esempio con l’80% delle linee urbane che transitano dalla stazione, con le navette che la collegano agli istituti scolastici o con il bike-sharing”.