Organizzazione irrazionale, precariato, possibili contenziosi, sprechi. I sindacati Cisl Funzione pubblica e Fp-Cgil criticano il modo con cui è attualmente gestito il corpo unico di polizia municipale dell’Unione dei Comuni del Frignano e chiedono urgenti cambiamenti. «Le ore di straordinario, i turni festivi e la reperibilità sono maldistribuiti e concentrati inspiegabilmente su pochi operatori – affermano Cesare Tommasini (Cisl Fp) e Federico Pasquesi (Fp-Cgil) – A ciò si aggiunge un cronico ritardo nel pagamento delle premialità e degli straordinari: l’ultimo saldo riguarda le spettanze 2012. Questo modo di gestire il personale svilisce e disincentiva il lavoro, disagiato e pericoloso, svolto quotidianamente dagli agenti di polizia municipale del Frignano, da anni sotto organico». I sindacati sottolineano che l’Unione dei Comuni ha cercato di porre rimedio alla carenza di personale assumendo agenti con contratto a tempo determinato, ma con un’interpretazione delle norme che, a loro dire, incrementa il precariato ed espone i Comuni al rischio di contenziosi. Invece di portare questi contratti a scadenza e fare nuove assunzioni, per Cisl e Cgil sarebbe meglio stabilizzare gli operatori attualmente in servizio, assunti a tempo determinato. «Questa scelta permetterebbe all’Unione di risparmiare. Non tutti sanno che formare un agente di polizia municipale neo assunto, fargli conoscere il territorio in cui opera e acquistare la divisa costa tempo e denaro (circa 2 mila euro). Risulta, quindi, incomprensibile – continuano Tommasini e Pasquesi – la ragione per cui vengano lasciati scadere i contratti degli agenti assunti a tempo determinato, che hanno acquisito conoscenze e professionalità e già indossano una divisa acquistata col denaro dei contribuenti, e si preferisca attivare nuovi contratti con lavoratori che è necessario formare e vestire ex novo». I due sindacalisti aggiungono che il piano delle assunzioni prevede l’attivazione di un nuovo contratto a tempo indeterminato per un istruttore direttivo, che ha un compenso più alto rispetto a un agente. Una scelta che le organizzazioni sindacali giudicano sbagliata in quanto ritengono che, analizzando i carichi di lavoro, gli istruttori direttivi già presenti bastino per coprire le necessità di un territorio che conta 34 mila abitanti. «Considerando che abbiamo già un comandante, un commissario e due ispettori, pensiamo si debba evitare l’assunzione di un’ulteriore figura direttiva e impiegare le risorse disponibili per la stabilizzazione dei contratti precari degli agenti da impiegare sui servizi esterni dove – concludono Cesare Tommasini della Cisl Funzione pubblica e Federico Pasquesi della Fp-Cgil – è maggiormente avvertita la carenza di organico».