isisLa Procura della Repubblica di Bologna ha disposto il fermo di indiziato di delitto del cittadino tunisino 27enne N.L., residente a Ravenna ma di fatto senza fissa dimora, che è stato eseguito la scorsa notte dalla Digos della Questura di Bologna unitamente a quella di Ravenna, coordinate dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.
L’attività di indagine, diretta dal Procuratore della Repubblica Dott. Roberto Alfonso e dai sostituti Procuratori Dott.ssa Antonella Scandellari e Dott. Antonio Gustapane, ha portato a rilevare le responsabilità del giovane straniero in ordine al delitto di cui all’artt. 270-quater comma 2 c.p., poiché arruolato ed in procinto di partire per la Siria al fine di realizzare atti aventi finalità di terrorismo di cui all’articolo 270-sexies c.p..

L’indagine ha preso l’avvio nel febbraio scorso, quando le Digos di Bologna e Ravenna hanno acquistato informazioni riguardanti il possibile coinvolgimento di N.L. nell’attività di arruolamento nelle file dell’IS (Stato Islamico) di cosiddetti foreign fighter.
Più in particolare, spiega la Polizia, nel periodo in cui è stato monitorato, il giovane intratteneva rapporti con combattenti jihadisti operativi in Siria, con i quali comunicava utilizzando facebook, tra cui un uomo, asseritamente palestinese presente nell’accampamento di Yarmouk, al fine di organizzare il suo trasferimento verso quel paese (attraverso la Turchia) per poi raggiungere ed unirsi ai gruppi jihadisti dell’IS già impegnati in azioni terroristiche.

Negli ultimi giorni le Digos di Bologna e Ravenna hanno registrato la continua attività del soggetto che tentava il trasferimento in Siria, reperendo i fondi necessari anche attraverso lo spaccio di sostanze stupefacenti.