“Il Banco farmaceutico è solo una delle possibilità che le farmacie, comprese quelle comunali, hanno per aiutare i bisognosi. In Italia vi aderiscono 3.400 farmacie su quasi 18 mila. Le Farmacie comunali di Modena, pur condividendo le finalità di questa particolare iniziativa, hanno ritenuto non convincenti le modalità organizzative e attuative e quindi in questi anni hanno preferito non partecipare”. Lo ha spiegato Giuliana Urbelli, assessora alla Sanità del Comune di Modena, rispondendo in Consiglio comunale, mercoledì 22 aprile, all’interrogazione presentata dal consigliere Adolfo Morandi (FI) che chiedeva per quale motivo le farmacie comunali non abbiano partecipato alla giornata nazionale del Banco farmaceutico, che si è svolta il 14 febbraio, “venendo meno alle finalità etico sociali proprie dell’ente comunale”.
“Le Farmacie comunali di Modena, come certificato annualmente dai bilanci della società, hanno scelto altri canali, più diretti e legati al territorio, per aiutare i bisognosi” ha ricordato l’assessora, citando, tra le ultime iniziative in ordine di tempo, la partecipazione, nel 2014, alla campagna promossa dalla Fondazione Rava per la raccolta di prodotti da banco da destinare a case famiglia ed enti non profit che aiutano l’infanzia, sul territorio italiano e all’ospedale di Saint Damien ad Haiti, e, nel 2015, la donazione di un contributo di cinquemila euro al progetto promosso dall’associazione Alfeo Corassori “La vita per te”, per l’allestimento e la gestione in Madagascar di una rete di laboratori che producono preparati galenici officinali su scala ridotta.
Tra le attività istituzionali svolte dalle farmacie comunali ci sono poi le attività di formazione per lo screening al colon retto, il corso di cucina per celiaci, la partecipazione alla campagna contro l’Aids, con attività di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini, in particolare i giovani, e alle campagne contro la zanzara tigre, per la prevenzione dell’ictus, per la promozione dell’allattamento al seno, sull’uso dei farmaci per gli anziani.
Nella replica, il consigliere Morandi si è detto “fortemente perplesso perché in sostanza la risposta nega la possibilità, anche per il prossimo anno, di partecipare a un’iniziativa meritevole, a carattere nazionale e che coinvolge direttamente i cittadini. Capisco che ci siano altre iniziative – ha concluso il consigliere – ma non capisco perché non si possa aderire anche a questa”.