Ha tentato di rifarsi completamente il guardaroba senza passare dalla cassa. Ma è stata bloccata e arrestata dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia, che hanno anche recuperato, nascosti all’interno della borsa vari capi d’abbigliamento (cardigan, pantaloni, short, magliette) del valore di alcune centinaia di euro, restituiti al negozio dove erano stati rubati. Con l’accusa di furto aggravato i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato un’impiegata 46enne residente a Reggio Emilia, ristretta al termine delle formalità di rito, in regime di arresti domiciliari, presso al propria abitazione a disposizione della Procura reggiana. E’ successo nel tardo pomeriggio di ieri all’Oviesse della centralissima Piazza Scapinelli a Reggio Emilia. Una addetto alla sicurezza intorno alle 17,30 notava una cliente con uno zaino neo e con diversi capi d’abbigliamento entrare all’intero di un camerino destinato alla prova degli indumenti. Dopo qualche minuto notava la donna uscire con in mano il solo zaino. Incuriosito si recava nel camerino al fine di verificare se la donna avesse lasciato i capi d’abbigliamento all’interno trovandolo vuoto. Accortosi quindi che la cliente aveva rubato la raggiungeva all’esterno del negozio dove veniva raggiunta anche dai carabinieri del nucleo radiomobile inviati dal 112 allertato dalla responsabile del negozio. I carabinieri in effetti accertavano che nello zaino – borsa la donna aveva oculato vari capi d’abbigliamento risultato essere stati sottratti dall’interno dell’Oviesse. I militari sequestravano anche un paio di forbici utilizzate dalla donna per tagliare tutti i dispositivo antitaccheggio che poi aveva nascosto nella tasca di una giacca esposta in conto vendita nello stesso negozio. E mentre la refurtiva, del valore di circa 250 euro, recuperata da carabinieri veniva restituita al negozio la donna veniva condotta in caserma e arretata con l’accusa di furto aggravato.