In relazione alle affermazioni, diffamanti e per nulla condivisibili, proferite dal Presidente dell’Ordine dei Medici di Modena, circa le modalità di reclutamento del personale medico nelle Università e nella Sanità Pubblica, dobbiamo ricordare che Unimore ha sempre agito con trasparenza e nel rispetto delle procedure, previste in materia dalle leggi vigenti.
Attualmente tali leggi vengono applicate da Unimore con modalità ancora più rigorose.
Ricordiamo infatti che, a seguito dell’emanazione della Legge di riforma del sistema Universitario “Legge Gelmini” del 2010, sono mutate le modalità di selezione del personale docente e ricercatore. In particolare, sono stati introdotti due diversi livelli di selezione.
I candidati che partecipano alle “procedure di chiamata” (cosi si definiscono i concorsi che si svolgono all’interno degli Atenei) debbono aver conseguito preventivamente “l’abilitazione scientifica nazionale” e l’attribuzione di tale abilitazione nazionale avviene con motivato giudizio, fondato sulla valutazione di titoli e pubblicazioni scientifiche, ed espresso sulla base di criteri e parametri definiti con decreto del Ministro.
A livello locale, sulla base di apposito regolamento, il reclutamento avviene attraverso procedure selettive pubbliche, a seguito di bando, aperto a soggetti in possesso della predetta abilitazione. Proprio in questo caso, occorre sottolineare che Unimore, con recente delibera approvata nel 2014 dal proprio Consiglio di Amministrazione e dal Senato Accademico, accogliendo la proposta del Rettore, ha previsto, nell’ambito degli interventi per la promozione della qualità del sistema universitario e della trasparenza delle procedure, la presenza di commissari di concorso esterni all’Ateneo, da individuarsi fra docenti stranieri di comprovato riconoscimento internazionale.
Il Rettore, Angelo O. Andrisano