I tagli dei servizi al cittadino rischiano di colpire anche l’Inps di Pavullo.
Non è bastata la soppressione degli uffici giudiziari nell’ambito della provincia, che in un sol colpo ha azzerato le sezioni staccate del Tribunale e gli uffici del Giudice di pace. Le direttive frutto della spending review, emanate dalla Direzione Generale dell’Inps, prevederebbero la soppressione degli uffici di Vignola, di Mirandola e di Pavullo.
Mentre si sono trovate soluzioni per mantenere operativi gli uffici di Vignola e Mirandola, il futuro della sede Inps di Pavullo è fortemente compromesso e quindi il comprensorio del Frignano sta rischiando di perdere un altro presidio della Pubblica Amministrazione che determinerà ripercussioni sui servizi di competenza dell’Inps, dall’assistenza previdenziale e fino all’assistenza per gli invalidi.
Per questi motivi, pur volendo comprendere la logica del risparmio per gli uffici della Pubblica Amministrazione, il sindacato Funzione/Pubblica Cgil non può accettare la teoria dei tagli lineari dove a rimetterci più di tutti saranno i cittadini dei comuni del Frignano che sono molto distanti dal capoluogo di Provincia.
In questo senso, considerato il fatto che non è una novità che si sta cercando una soluzione alloggiativa per gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, “si potrebbe facilmente individuare un’opzione di condivisione di locali in un unico edificio che abbatterebbe considerevolmente i costi di affitto e quelli di conduzione” afferma Vincenzo Santoro della Fp/Cgil di Modena.
“Con questa formula, peraltro già adottata altrove, – prosegue il sindacalista – i cittadini del comprensorio del Frignano non sarebbero privati di due importanti uffici della pubblica amministrazione e soprattutto eviterebbero i costi per gli spostamenti per recarsi a Modena”.
La Fp/Cgil non può accettare un processo di desertificazione della Pubblica Amministrazione dettato da una logica di risparmio, ma il sindacato ritiene che occorre ragionare sulla razionalizzazione della spesa pubblica avendo a riferimento la garanzia dei servizi.
“Siamo sicuri – conclude Santoro – che il buon senso e la voglia di collaborazione possano portare l’Unione Comuni del Frignano a farsi parte attiva affinché i responsabili di due importanti strutture dello Stato possano fare la scelta migliore per i cittadini”.