Minacciato di morte e pestato da due uomini che pretendevano che l’artigiano effettuasse a proprie spese la riparazione di una pensilina caduta a causa della neve per la cui realizzazione la vittima aveva lavorato anni prima. L’artigiano 36enne residente a San Polo d’Enza è finito in ospedale, per lui 10 giorni la prima prognosi per un trauma facciale commotivo, mentre i suoi due aggressori sono finiti nei guai. Con l’accusa di concorso in lesioni personali e tentata violenza privata i Carabinieri della Stazione di san Polo d’Enza hanno denunciato alla Procura della repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un napoletano 40enne e un siciliano 48enne entrambi residenti ad Albinea. L’artigiano contattato telefonicamente da uno dei suoi ex clienti, che non sentiva da anni, si recava, come richiesto, presso l’abitazione degli odierni indagati che con toni minacciosi pretendevano la riparazione di una pensilina crollata per le abbondanti nevicate e per i rami di albero finiti addosso alla struttura. Dopo aver spiegato che aveva contribuito alla costruzione del manufatto, realizzato comunque da altra ditta, l’artigiano veniva aggredito con violenza. Dopo essere stato colpito alla nuca finiva tramortito al suolo venendo colpito dal siciliano mentre il napoletano si allontanava per poi subito dopo comparire con un machete urlando “ti taglio la gola”. Benché con vistosi traumi la vittima si alzava uscendo dal cortile privato riuscendo a fuggire. Con il volto tumefatto, dopo essere ricorso alle cure presso l’Ospedale di Reggio Emilia, si presentava ai Carabinieri raccontando l’accaduto. I militari di San Polo d’Enza dove la vittima risiede al termine degli accertamenti acquisti i dovuti elementi di riscontro denunciavano i due aggressori ala procura reggiana in ordine ai reati di concorso in lesioni personali e tentata violenza privata.