L’avvio di un confronto di merito che coinvolga le amministrazioni locali interessate dal piano di riorganizzazione annunciato da Poste italiane spa, in particolare dei Comuni oggetto di intervento, attraverso incontri a livello territoriale. E’ quanto chiesto e ottenuto dall’assessore regionale Emma Petitti nel corso della riunione, insieme ai rappresentanti Anci e Uncem, con la dirigenza di Poste Italiane dell’Area Centro Nord, che si è svolta in Regione per conoscere i dettagli del piano di riorganizzazione degli uffici dell’Emilia-Romagna.
Se da un lato è stato definito che il processo di riorganizzazione delle Poste non avrà alcun impatto sul fronte occupazionale ed è stato predisposto un percorso di valorizzazione e riqualificazione del personale degli uffici oggetto di chiusura, “è necessario avere tempi di confronto maggiori – sottolinea Petitti – poiché quelli previsti (metà di aprile) non permettono un adeguato confronto tra le parti”.
“Insieme ai rappresentanti degli Enti locali – spiega l’assessore – abbiamo anche chiesto di dedicare maggiore energia allo sviluppo dei cosiddetti ‘servizi alternativi’, individuati da Poste Italiane, come possibile proposta alternativa alla chiusura degli uffici”. A questo riguardo, si è convenuto di avviare con urgenza un confronto mirato, a partire dalla proposta del servizio di ‘portalettere telematico’, in grado di fornire un servizio a domicilio che permetterebbe ai cittadini di effettuare direttamente dalla propria abitazione una serie di operazioni che attualmente sono possibili agli sportelli postali.