«Dal 2013 le imprese a Modena hanno sopportato un incremento del costo di smaltimento dei rifiuti pari al 20,31%: una vera e propria stangata, che si è tradotta nell’esborso, in taluni casi, di diverse migliaia di euro in più, drenati da una redditività aziendale ai minimi storici».
Così esordisce Confcommercio città Modena in una nota a commento dell’ipotesi avanzata ieri dall’Assessore comunale all’ambiente Giulio Guerzoni di incrementare il costo dei rifiuti di un ulteriore 3,7%.
«Quella degli aumenti costanti, da anni, nel costo della gestione dei rifiuti – puntualizza Confcommercio – è una catena che non si riesce a spezzare, il cui valore doppia, peraltro, il tasso di inflazione registrato nell’arco del triennio considerato e che non tiene in nessuna considerazione gli effetti devastanti sulle aziende di una crisi di cui non si intravede la fine».
«Appare indispensabile – commenta l’Associazione – che l’Amministrazione comunale, conti di Hera alla mano, che mai abbiamo potuto vedere, lavori con incisività perché si realizzino finalmente le economie di scala che avrebbero dovuto caratterizzare il processo di ristrutturazione delle aziende multi servizi e che fino ad oggi non si sono viste».
«L’obiettivo per il 2015 – conclude Confcommercio – , anche considerando la spirale deflattiva nella quale è entrato il nostro territorio, deve essere quello di congelare il costo dei rifiuti, invertendo così una tendenza all’aumento che dura da troppi anni. Perchè le imprese modenesi non sono i bancomat dell’Amministrazione Comunale e neppure di Hera, il colosso quotato in borsa che anche nel 2014 incrementerà gli utili netti in modo consistente!»