Figuravano come associazioni culturali e ricreative, godendo così di un regime fiscale agevolato ma, secondo le Fiamme Gialle, si trattava di night club in piena regola, con un giro d’affari milionario non dichiarato e 17 dipendenti che lavoravano in nero, risultando fittiziamente come soci. E’ quanto hanno scoperto durante i controlli i finanzieri di Bologna, che hanno denunciato cinque persone e sottoposto a sequestro preventivo quattro locali, fra Bologna e Granarolo Emilia.
Uno dei locali controllati, a Granarolo, è finito più volte nei guai fra il 2011 e il 2012 per problemi di autorizzazioni mancanti.
Il titolare, un pensionato bolognese di 68 anni, secondo le indagini avrebbe dato vita a cinque ‘finte’ associazioni, tutte nella stessa sede e attive nel settore dell’intrattenimento musicale, arrivando a ospitare fino a 500 clienti-soci a serata.
Lo stesso espediente di aprire un’associazione per nascondere un’attività commerciale era stato utilizzato dai responsabili di tre night club controllati a Bologna, gestiti da cittadini albanesi, e un circolo, gestito da un siciliano. Tutti erano sprovvisti delle autorizzazioni, ai fini di pubblica sicurezza, per lo svolgimento di attività di spettacolo ed intrattenimento aperte al pubblico.