I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato due albanesi, un 22enne residente ad Arezzo e un 25enne di Ala (TN), per ricettazione, furto e tentato furto aggravato in concorso. Sono stati fermati in via de Carracci, nel corso di un intervento iniziato nel pomeriggio di ieri quando la Centrale Operativa del 112 ha ricevuto una segnalazione di un cittadino che riferiva di due soggetti che avevano tentato un furto all’interno della concessionaria auto “Morini Cars”. Al momento del controllo, i due giovani, riconosciuti grazie alla descrizione resa telefonicamente dal denunciante, sono stati perquisiti e trovati in possesso di una carta d’identità intestata a un italiano, una chiavetta USB e un mazzo di chiavi relative a un’automobile marca Hyundai. Successivamente, le indagini hanno fatto emergere che i due albanesi si erano recati presso la concessionaria intorno alle ore 13:30 e dopo aver rubato alcuni effetti personali del responsabile addetto alle vendite e di un dipendente, tra cui la carta d’identità rinvenuta, avevano tentato di asportare una Nissan Qashqai nuova, senza avere successo come il giorno precedente quando erano riusciti a rubare una Hyundai IX20 nuova (vedasi foto) dalla concessionaria “Golden Cars”.
L’auto rubata, rinvenuta in via della Beverara e aperta con il mazzo di chiavi recuperato nel corso della perquisizione, è stata restituita al legittimo proprietario. Due settimane fa, il rivenditore della “Golden Cars” era rimasto vittima di un altro furto di auto, un’Alfa Romeo 147 che era stata ritrovata qualche giorno dopo da una pattuglia della PS che, ispezionando il veicolo aveva rinvenuto dei documenti appartenenti a un 22enne albanese residente ad Arezzo, lo stesso ragazzo arrestato ieri pomeriggio dai Carabinieri. A carico del giovane aretino sono emersi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, un divieto di dimora nella Regione Emilia-Romagna e un avviso orale emesso lo scorso novembre dall’Autorità di Pubblica Sicurezza di Forlì. Trascorsa la notte nelle camere di sicurezza della Stazione Carabinieri Bologna, i due albanesi sono stati tradotti questa mattina in Tribunale per essere processati col rito direttissimo.