«L’incontro con il ministro Poletti della serata di lunedì 19 maggio ha riportato al centro del dibattito il primo punto, quello fondamentale, del nostro programma: il lavoro. La campagna elettorale del Partito democratico a Formigine è partita proprio dalle aziende, verso le quali intendiamo creare un luogo di confronto e dialogo costante per dare risposte condivise contro la crisi e per il rilancio dell’economia. Un pomeriggio ricco di spunti che confermano e arricchiscono i punti del programma che abbiamo scritto per Formigine.» Lo sottolinea il segretario del Pd di Formigine Daniele Silvestri.
“Per il rilancio dell’economia è prioritariamente necessario riattivare settori economici “spenti” dalla crisi come quello dell’edilizia, ma con nuovi paradigmi come la riqualificazione energetica o sismica. Non più costruire ma rigenerare parti della città esistenti. Per questo abbiamo lanciato il progetto “50 luoghi in 5 anni” per una rigenerazione della città senza consumare nuovo territorio. Si devono poi esplorare nuovi settori ancora sottovalutati come possibilità di sviluppo quali il turismo (piano turistico distrettuale), il terzo settore e la gestione della filiera dei rifiuti oltre ovviamente a non dimenticare la valorizzazione delle nostre eccellenze. Per incentivare una crescita più locale è necessario soprattutto aumentare il potere di acquisto dei formiginesi rimettendo prioritariamente al lavoro quelli che lo hanno perso o lo stanno cercando. Per questo serve far incontrare maggiormente domanda e offerta di lavoro, orientare al meglio gli studenti nella scelta delle scuole superiori e dell’università in base alle esigenze del mercato del lavoro, attivare una formazione professionale utile alla acquisizione delle competenze realmente richieste dalle imprese. Per far questo dovremo lavorare su molti punti come tasse e infrastrutture, ma non tutto può essere deciso solamente a livello locale. Senza un reale federalismo non ci possono essere margini per una sostanziale revisione della tassazione. Le tasse prima di tutto devono essere giuste ed eque e collegate ai servizi restituiti. Fondamentale è il lavoro sull’unione dei comuni: l’obiettivo è creare un ente che sia di servizio alle attività che già svolgono i comuni in modo che le possano fare meglio, di più e a minor costo. Il PD si è spinto oltre perché ha coinvolto in un progetto più ampio anche i comuni reggiani che fanno sempre parte del distretto ceramico provando a immaginare la governance di una area vasta come se fosse una città. La città distretto. Per questo sarà importante avere un territorio collegato con adeguate infrastrutture. Per Formigine la priorità è la tangenziale sud e il miglioramento di tutti i collegamenti con la Modena-Sassuolo che rimane la prima arteria di collegamento all’autostrada (es. stradello romano). Le infrastrutture non sono però solo le strade, ma anche la rete è una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo delle imprese ed è per questo che il nostro progetto è quello di portare la banda larga su tutto il territorio comunale. Per fare tutto questo fondamentale è la comunità e la sua coesione. In tutti gli aspetti della vita di comunità, l’amministrazione deve diventare dialogante con chi sul territorio vive, lavora, fa impresa e volontariato. Per questo un aspetto del programma riguarda proprio la partecipazione, si potrebbe ipotizzare una consulta del lavoro e dell’impresa con i rappresentati di imprese, lavoratori e consumatori che possano dialogare autorevolmente con l’amministrazione e in specifiche audizioni anche con il consiglio comunale e le commissioni».