È partita in questi giorni la seconda edizione di Ceramic Futures: from poetry to science fiction, il progetto “social” sulla ceramica, promosso dal Cersaie e dall’industria ceramica italiana.
Anche quest’anno 4 gruppi di studenti provenienti da altrettante scuole internazionali si sfideranno a colpi di post, ragionando in modalità progettuale sul futuro della ceramica.
A partire da un brief messo a punto da Stefano Mirti focalizzato su 4 tematiche to walk, to eat, to love, to sleep (camminare, mangiare, amare, dormire), gli studenti del Politecnico di Milano, Accademia di Belle Arti di Bologna, EnsAD Parigi ed ELISAVA Barcellona si confronteranno sul piano della progettualità, immaginando nuovi scenari, indicazioni, percorsi per il prodotto ceramico.
I ragazzi lavoreranno nelle loro scuole, nei mesi di maggio e giugno e, come per la prima edizione, l’intero processo sarà condiviso su una piattaforma web dedicata (www.ceramicfutures.com) che dialogherà costantemente con gli account di Facebook, Twitter, Instagram e Google+: chiunque potrà connettersi, osservare, commentare, dare indicazioni, interagire, contribuendo ad innescare un meccanismo di comunicazione virale intrinseco al medium.
Il progetto vedrà la sua naturale conclusione al Cersaie (Bologna, 22-26 settembre), dove saranno esposti e narrati i risultati delle interazioni sulla ceramica attraverso l’esposizione dei prototipi realizzati dagli studenti e un simposio, in programma lunedì 22 settembre alla Galleria dell’Architettura, durante il quale saranno presentate le idee progettuali più significative.
Ceramic Futures: from poetry to science fiction è un progetto promosso da Confindustria Ceramica, organizzato da Edi.Cer. SpA in collaborazione con IdLab.