Il Partito Democratico si è già espresso all’indomani della proposta del sindaco in consiglio comunale Senza neanche un numero da esaminare non c’è niente di cui parlare. E l’appello irrituale dell’amministratore di Sgp Corrado Cavallini, a derogare i 21 giorni per l’esame del bilancio di previsione del Comune e portarlo in approvazione prima delle elezioni, non cambia le cose: non ci sono numeri, non ci sono certezze, stiamo parlando di cose che non si vedono e non si sono mai viste finora.
Possiamo di conseguenza farci, e fare a chi di dovere, qualche domanda: visto che l’ipotesi di concordato esiste da più di sei mesi, non era chiaro che ci fosse bisogno di approvare un bilancio di previsione in tempi certi? Un previsionale, per quanto complesso come quello dell’attuale Sassuolo, richiede più o meno un mese di lavoro; come mai si arriva a fine maggio, con la necessità di rivolgere appelli dell’ultima ora? Cosa ha impedito di elaborare il bilancio entro febbraio, come promesso, e poi ha spostato in avanti la scadenza di altri due mesi e mezzo? Cosa c’è in queste carte che non possiamo vedere, che non ci vengono mai fatte vedere, che non consente di far quadrare i conti?
Allo stesso Cavallini possiamo rivolgere la stessa domanda: sa da mesi che c’è la necessità di approvare il bilancio di previsione, perchè rivolge questo appello alle forze politiche solo ora, in extremis, con tempistiche che non possono non far pensare a una mossa di stampo esclusivamente elettorale? E perchè non ha mai reso pubblica nemmeno una riga del Piano industriale di Sgp, che dovrebbe essere pronto ormai da mesi? Sono queste le domande a cui il sindaco e l’amministratore dovrebbero rispondere, per intavolare anche solo una discussione credibile.
Si ha l’impressione che il controllo finanziario sia sfuggito da tempo e che questo tergiversare serva solo a spostare la responsabilità in capo ad altri, a lasciare problemi irrisolti senza assumersene la guida né la titolarità. La richiesta resta la stessa: si vada in giunta con un bilancio esistente e realistico, si approvi e solo allora si richiedano impegni a consiglieri tenuti fuori dai giochi fino all’ultimo momento.
Sonia Pistoni – Partito Democratico