“La ditta di demolizioni “Panini Tonino e F.lli” di Castelvetro, oggetto di una denuncia all’autorità giudiziaria da parte della Guardia di Finanza, esercita da decenni nello stabilimento in questione sia una attività commerciale su macchinari agricoli e pezzi di ricambio, sia un’attività di trattamento (demolizione, pressatura e cesoiatura) di veicoli a motore e rifiuti. Le due attività sono regolate da normative diverse e con competenze diverse: quella di commercializzazione viene svolta con autorizzazione comunale, mentre l’attività di trattamento di veicoli a motore è di competenza provinciale ed è regolata da specifiche norme nazionali”, lo scrive in una nota la Provincia che prosegue:
“Per quanto di competenza della Provincia di Modena, la ditta venne autorizzata per la prima volta nel 1994 all’esercizio provvisorio dell’attività di trattamento dei veicoli a motore, rimorchi e simili. La provvisorietà era legata al fatto che l’area era classificata dal Prg del Comune di Castelvetro come agricola e di tutela del torrente Guerro e quindi l’attività si sarebbe dovuta trasferire in una zona più idonea. Nel 1998 il Comune di Castelvetro, con una variante al Prg, ha trasformato parte dell’area allora occupata da agricola a idonea allo svolgimento della attività di gestione rifiuti, individuando in modo preciso la parte da adibire a “centro di rottamazione”. Attualmente la ditta ha l’autorizzazione alla demolizione dei veicoli a motore e l’iscrizione nel registro dei recuperatori di rifiuti non pericolosi.
Già in passato la “Panini Tonino” è stata oggetto di controlli: nel 2002 le verifiche effettuate da Arpa evidenziavano la necessità di presidiare maggiormente, dal punto di vista ambientale, le attività di commercializzazione. Successivamente, un controllo dei Carabinieri del Noe evidenziava alcune violazioni alle prescrizioni dell’autorizzazione allora vigente, riferite soprattutto a carenze gestionali, in particolare stoccaggi di rifiuti in modo sparso su tutta l’area. A seguito delle segnalazioni la Provincia ha emanato nei confronti della ditta diffide ad adeguare la gestione a quanto prescritto nelle autorizzazioni.
Per quanto riguarda la demolizione di autoveicoli, è stato approvato nel 2009 il piano di adeguamento e rilasciata autorizzazione al proseguimento dell’attività con l’obbligo di presentare la certificazione di avvenuta impermeabilizzazione di tutte le aree connesse all’attività di demolizione, certificazione – firmata da un tecnico abilitato – che la ditta ha presentato.
La situazione riscontrata nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza si configura pertanto come reiterazione di reati già accertati in passato: nella fattispecie “il deposito incontrollato di rifiuti” e una gestione non accettabile dal punto di vista ambientale delle attività di commercio, come già rilevato in passato da Arpa, oltre alla presenza di scarichi non conformi alle autorizzazioni rilasciate.
La Provincia, competente in materia di gestione dei rifiuti e di scarichi idrici in acque superficiali, esaminerà quindi i rapporti sui sopralluoghi effettuati sia dalla Guardia di finanza che da Arpa e adotterà i provvedimenti amministrativi conseguenti che potranno prevedere anche la sospensione o la revoca delle autorizzazioni che consentono la attività di gestione rifiuti. Restano a carico del Comune i provvedimenti relativi a quanto consegue alla attività di commercializzazione”.