Il Consiglio provinciale ha approvato nella seduta di ieri pomeriggio il trasferimento di funzioni all’Ente Gestione per i parchi e la biodiversità Emilia Orientale, come previsto dalla legge regionale 24/2011. La delibera è stata votata con 22 voti a favore (Pd, Gruppo Misto) e 9 contrari (Pdl, Fi, Sc, Udc, Fli, Maenza-Per le autonomie Psi-Maie).

In particolare, viene trasferita la gestione della riserva naturale del “Contrafforte Pliocenico”; l’istituzione e il coordinamento della gestione di varie Aree di riequilibrio ecologico (Collettore delle Acque Alte, Dosolo, Ex Risaia di Bentivoglio, Golena San Vitale, La Bora, Torrente Idice, Vasche ex Zuccherificio); la gestione dei Siti Rete Natura 2000 ricadenti nel territorio della Macroarea, la gestione del Paesaggio Naturale e Seminaturale Protetto “Colline di San Luca”; l’istituzione dei Paesaggi naturali e seminaturali protetti e la relativa gestione; la valutazione di incidenza dei piani di competenza comunale, dei progetti e interventi approvati dalla Provincia e dal Comune e che interessano il territorio della Macroarea.

Di fronte a questo trasferimento di funzioni, la Provincia provvederà al passaggio, attraverso l’istituto del comando, presso l’Ente di Gestione Emilia Orientale di due unità di personale, ponendo i relativi oneri a proprio carico.

La Provincia metterà a disposizione dell’Ente i documenti contenuti nelle banche dati naturalistiche e cartografiche in suo possesso, gli studi e le relazioni redatte per l’aggiornamento delle conoscenze sulla biodiversità, le pubblicazioni e le attrezzature specialistiche utilizzate per la tutela naturalistica.

“Si tratta di un importante passaggio – ha sottolineato l’assessore provinciale all’Ambiente Emanuele Burgin – di semplificazione delle competenze istituzionali in materia di aree protette, che non abbassa il livello di tutela ma rende più efficienti i procedimenti amministrativi e più efficace l’azione politica”.