Viene ricompattato il perimetro dell’area di Ponte Alto pari a circa 18 ettari, ubicata tra la tangenziale, strada Ponte Alto e stradello Anesino, con una riduzione dell’area ad Attrezzature generali (area F) di 5.299 metri quadrati, che torneranno a destinazione agricola. È quanto prevede la variante al Piano strutturale comunale (Psc) presentata per l’adozione nella seduta del Consiglio comunale di oggi, giovedì 20 marzo, dall’assessore comunale alla Programmazione e gestione del territorio Gabriele Giacobazzi e approvata con il voto a favore del Pd, contrario di FI-Pdl, Fratelli d’Italia, Nuovo centro destra, Modena futura, Modenasaluteambiente.it ed Etica e legalità e l’astensione dell’Udc.

La zona di Ponte Alto rientra tra le sette aree F su cui, quindi, non saranno costruiti alloggi: “La proprietà – ha precisato Giacobazzi – ha presentato una proposta di accordo perequativo per la trasformazione in area residenziale, ma la Giunta ha rigettato la richiesta già lo scorso anno, prima dell’approvazione della delibera di indirizzi che impegna l’Amministrazione a non operare la trasformazione da area ad attrezzature generali ad area residenziale nelle zone in cui i proprietari non avevano ancora manifestato volontà di applicazione della norma”. L’assessore ha spiegato che “si è invece avviato l’iter per ripristinare la funzione originale dell’area, antecedente alla trasformazione in aree F avvenuta nel 2003, riportandola a destinazione produttiva e del terziario”. Il prossimo passaggio sarà quindi un’ulteriore variante, questa volta al Piano operativo comunale (Poc), per il cambio di destinazione d’uso dell’intera area da Attrezzature generali a area produttiva e del terziario.

La variante al Psc arriva in Aula per l’adozione dopo che a metà febbraio il Consiglio aveva approvato lo schema di accordo di pianificazione tra Provincia e Comune propedeutico alla variante. Il documento urbanistico modifica, infatti, il perimetro e la geometria dell’ambito: “Vengono semplificati i confini della proprietà, che hanno forma piuttosto bizzarra in cui si inserisce un’appendice agricola – ha spiegato l’assessore – trasformando la porzione di area a occidente di stradello Anesino da area ad Attrezzature generali a zona agricola a fronte della trasformazione dell’appendice in area ad Attrezzature generali, con un saldo a favore della destinazione agricola di circa 5 mila metri quadrati”.

L’assessore ha inoltre illustrato l’iter successivo che interesserà l’area: “La Provincia sta interloquendo con la proprietà per il piano di bonifica dell’area – ha precisato – sulla quale sono presenti materiali inquinanti derivanti dall’attività produttiva che in passato veniva svolta in zona. In seguito all’ulteriore passaggio in Aula per l’approvazione definitiva della variante al Psc, si procederà alla variante al Poc per il cambio di destinazione d’uso dell’intera area da Attrezzature generali a area produttiva e del terziario, che potrà avvenire in corrispondenza con il Piano attuativo (Pua). La variante di oggi quindi – ha aggiunto infine l’assessore – non rappresenta la conclusione delle procedure, cui si arriverà invece con la prossima consiliatura”.