Apprezzamento per l’invito a rinnovare il “patto civile e sociale” tra i modenesi e per l’attenzione riservata al futuro della città. Lo esprime il sindaco di Modena Giorgio Pighi commentando la lettera dell’arcivescovo Antonio Lanfranchi “Sorpresi dalla gioia in un’epoca di passioni tristi”.
“Ho apprezzato l’invito del nostro Arcivescovo – afferma il sindaco – al rinnovamento del patto civile e sociale tra i modenesi, un tema che è parte integrante del dibattito in vista delle prossime elezioni amministrative, la cui importanza è richiamata in modo molto efficace nel messaggio. Modena non deve appesantire i contrasti ma deve aprirsi ancora di più al suo interno e all’esterno. Condivido questa impostazione – aggiunge Pighi – e il fermo richiamo ad abbandonare le spinte dell’utilità individuale. Occorre prendere coscienza delle buone ragioni della convivenza sociale”.
Per il sindaco di Modena “il contenuto più profondo di questa indicazione è l’invito a reagire a contrasti e diatribe, approfondendo non solo le proprie buone ragioni, ma soprattutto quelle di chi si sente effettivamente parte della società in cui vive”.
Secondo Pighi, infatti, “Modena ha vocazione di guardare a un ampio territorio col quale ha legami profondi: non si deve ripiegare sulla ‘composizione’ di interessi, ma allargare l’orizzonte con un’idea di città che è al centro di un territorio le cui potenzialità vanno pienamente liberate, in una visione territorialmente e culturalmente larga. La sfida che è al centro delle prossime elezioni amministrative – conclude il sindaco – parla agli ideali, ai progetti e alle coscienze e allarga gli orizzonti del ‘popolo modenese’ mettendo in valore la città e il grande territorio nel quale dovrà tornare a crescere, nell’interesse dei modenesi della città e della provincia”.