Serve di più. La presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi vede favorevolmente i sei mesi di sospensione fiscale e contributiva concessi dal Consiglio dei Ministri, ma chiede maggiore attenzione e provvedimenti duraturi per far ripartire cittadini ed aziende dopo l’alluvione di domenica 19 gennaio.
«Lunedì mattina ho fatto un giro per alcune mie aziende alluvionate di Albareto, Bastiglia e Bomporto e lo scenario che mi si presentava davanti agli occhi era fatto di fango, detriti, rifiuti di ogni genere, campi ancora sommersi dall’acqua, cumuli di mobili davanti alle case. I danni non si contano, le persone da oltre una settimana stanno lottando contro il fango, la sabbia e l’acqua, per ripulire e salvare case e quel poco che è rimasto. Ho visto visi stanchi, infreddoliti, arrabbiati, ma pieni di dignità, quella dignità che è una caratteristica della gente emiliana. Le persone che ho incontrato vogliono giustizia perché tutti sanno che per la sicurezza dei fiumi non è stato fatto abbastanza e che quello che hanno vissuto è stato un disastro annunciato. Ora – prosegue Bergamaschi – bisogna guardare avanti. Non vogliamo, dopo essere stati sommersi dal fango, essere travolti anche dalla burocrazia. Bene i 6 mesi di sospensione fiscale e contributiva concessi la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri, ma questa misura non è sufficiente. Abbiamo bisogno di molto di più, abbiamo bisogno di provvedimenti e aiuti seri e duraturi nel tempo. Non vogliamo che si ripeta la stessa politica dei rinvii a breve durata come accaduto dopo il terremoto. Bisogna passare dalle parole ai fatti: serve una no tax area e procedure snelle per avere gli aiuti, solo così sarà possibile ripartire».