Dopo tanti rumors e chiacchiere da bar, apprendiamo finalmente dalla stampa le intenzioni del Sindaco di Fiorano Pistoni di volersi candidare a Sassuolo alle prossime elezioni Amministrative alla guida del PD. Sempre da chiacchiere da bar ci risultava che le sue intenzioni fossero altre, ma si sa, il partitone ordina e i soldatini eseguono.
Parlando di sicurezza, servizi ed infrastrutture il candidato a Sindaco del PD non si è accorto di parlare e di promettere di impegnarsi su temi dove lui stesso, non solo come vicensindaco di Sassuolo nella legislatura Tosi, ma anche nella sua ultima esperienza da Sindaco nemmeno a Fiorano non ha saputo fare.
Parla di un distretto del quale, in questi ultimi 5 anni, non ci risulta si sia mai occupato e se lo ha fatto, non se ne vedono i risultati.
Parla di servizi quando non più tardi di un mese fa, si è defilato anche dal fronte di chi si è opposto al trasferimento della chirurgia senologica dell’ospedale di Sassuolo.
Lui stesso ha confermato che tra i risultati più significativi ottenuti come Sindaco a Fiorano, c’è l’inglese negli asili nido, cosa tra l’altro ormai di ordinaria amministrazione ovunque.
Tradotto, il nulla, per sua stessa ammissione. Di fatto, non ci sono infrastrutture, né un’economia più florida, né maggiore sicurezza. Con quale credibilità può oggi promettere cose su temi sui quali o non ha mosso una foglia, o ha fallito?
Con Pistoni la città si condannerebbe all’immobilismo più totale, alla politica delle non scelte, al non governo, ad una semplice gestione di parte del potere, nello stesso stile al quale la sinistra ci ha abituato.
Con la candidatura di Pistoni, assisteremmo nuovamente a ciò che il PD da sempre ci ha abituati a vedere: la giravolta delle poltrone per sistemare i suoi uomini.
Certo è che la disponibilità a candidarsi di Pistoni un primo effetto lo sortirebbe, far sparire i renziani.
L’entusiasmo, e diremmo la presenza, dei renziani a Sassuolo sarebbe così durata un battito di ciglia.
I sedicenti rottamatori dei politici di vecchio corso si sono già evidentemente rassegnati alla candidatura di chi rappresenta esattamente quella realtà politica e quel modo di fare politica che da sempre dicono di volere superare.
Pistoni, già vicesindaco a Sassuolo, nella giunta Tosi è tutt’altro che il nuovo che avanza auspicato dai Renziani e, se guardiamo all’immobilismo e al grigiore con cui ha condotto l’esperienza di governo a Fiorano, non è nemmeno un usato sicuro.
Rassegnarsi al meno peggio, perchè il resto è vuoto pneumatico di persone e di proposte, è la prima azione elettorale del PD in campagna elettorale.
Chissà se e quando questi signori arriveranno a formulare qualche proposta e qualche idea capace di andare al di la delle semplici e fumose dichiarazioni di intenti e degli slogan elettorali. Fino ad ora non c’è traccia.
Sassuolo non ha bisogno di Pistoni, non ce ne voglia l’illustre Sindaco di Fiorano, Sassuolo e i Sassolesi hanno bisogno di Caselli. Pur con i suoi errori l’attuale Amministrazione Sassolese, non solo ha governato nel periodo più difficile della storia del dopoguerra, ma ha saputo invertire la rotta e ridare una speranza ed una prospettiva, anche alla spinosa questione SGP cavallo di troia con la sinistra che dall’interno sperava di fare saltare la gestione del Comune.
Ora che la linea è stata invertita questa Amministrazione vuole andare avanti, ponendo in condizione Sassuolo di agganciare per prima quei segnali di ripresa in campo industriale che già si intravedono all’orizzonte.
(Gruppo Consigliare Forza Italia)