parco-amico-personeMa a Sassuolo calma piatta……

Nessuno ha ancora risposto alle mie domande sull’assembramento al parco amico e a questo punto, dubito anche qualcuno lo farà, è strano sono “molto” letto, ma poco considerato (almeno da queste pagine), a parte il vicesindaco Menani che ha avuto la gentilezza di invitarmi di persona, nessuno, di quelli che speravo replicassero, si è mai degnato, dopo un articolo, di darmi quanto meno dell’idiota, (ma certamente e codardamente lo ha pensato) !

Cambio argomento e denuncio per caso…..lo stato desolante (soprattutto d’inverno), di chi è costretto a pregare all’aperto.

In una Sassuolo che è ancora un modello (nonostante tutto), moderna e tollerante, la vista dei fedeli inginocchiati nel fango è umiliante per una città fiera e civile come la nostra.

Credo sia una priorità, morale, prima che di diritto, rilasciare agli islamici i permessi necessari per “costruirsi” e “gestirsi” un luogo di culto ove poter pregare in ogni stagione.Il comune e i cittadini non devono farsi carico di nulla se non delle firme per le concessioni (questo deve essere il diktat della giunta).

Chi pianifica attentati non lo fa’ in pubblici” ASSEMBRAMENTI” né tanto meno nei luoghi di preghiera.

I nuovi crociati, quelli delle ronde, possono dormire sonni tranquilli, per fortuna questo nostro Stato pur acciaccato, annovera ancora tra i suoi servitori,persone affidabili e preparate che sapranno colpire chi teorizza complotti, siano islamici o europei, siano assembrati o sparuti, all’aperto o al chiuso.

Chi di dovere pensi semplicemente alla gestione della città, senza giocare alla guerra e preoccuparsi troppo della sicurezza che non le compete e dimostri a noi tutti e non ai soliti noti,che l’aggettivo civiltà non è un valore di destra o di sinistra, ma semplicemente un “VALORE” che, o si ha o non si ha!

Pregare per chi crede è un diritto inalienabile,Dio, Allah o Javeh non fanno differenze tra i fedeli contrariamente a noi uomini.

(Il cittadino Masini Marco)