Alla Nazionale del Parmigiano Reggiano e al centro internazionale Caseus Montanus il Primo Tricolore. Nella settimana di chiusura di celebrazioni per la prima bandiera nazionale a Reggio Emilia è andata in scena nella mattinata di sabato 11 gennaio 2014 la pacifica invasione ad opera di agricoltori e casari di Parma, Reggio Emilia e Bologna.
Occasione la cerimonia di premiazione del Concorso internazionale “World Cheese Awards 2013”, svoltosi a Birmingham: ben 13 medaglie alla “Nazionale del Parmigiano Reggiano” e premi a Fontina Dop, Piave e Bleu d’Aoste.
Nel corso della mattinata, sono stati consegnati ai produttori di formaggi Dop, amministratori e casari, gli attestati di benemerenza e le premiazioni conseguite dalla recente missione italiana.
Inoltre, la conduttrice della giornata Margherita Grassi ha comunicato le motivazioni della consegna del Primo Tricolore alla Nazionale del Parmigiano Reggiano – il 50° riconoscimento a questo gruppo – nella figura del presidente emerito Ivano Pavesi e dell’ideatore Gabriele Arlotti “per avere saputo fare grandi nel mondo i valori dell’italianità e del Tricolore e sostenere anche piccole grandi missioni internazionali di solidarietà”. A Caseus Montanus, nella figura del presidente Gerard Beneyton: “per avere saputo dare valore e salvaguardare le aree montane e agricole attraverso l’economia e il valore anche culturale dei formaggi”.
Nel corso del suo intervento, il sindaco vicario Ugo Ferrari ha detto: “Abbiamo commemorato alcuni giorni fa la nascita del Tricolore. Voi siete custodi di una tradizione che passa di generazione in generazione. Siete un presidio del territorio, del complesso rapporto tra paesaggio, ambiente e agricoltura, soprattutto in montagna, un luogo che spesso dà più di quello che riceve. Siete parte di quella cultura della lavoro così radicata qui da noi, che sa superare momenti difficili. Grazie a voi abbiamo un po’ più speranza di farcela, di superare le difficoltà. Siamo un po’ più orgogliosi di essere italiani. Una ragione in più per riconoscerci nella bandiera, nella nostra storia e nella Costituzione. Occasioni come questa servono a sentirci parte di un cammino comune”.
“Riconoscimenti che la Nazionale del Parmigiano Reggiano ha ottenuto grazie a un prodotto di qualità legato al territorio: grazie per sapere andare oltre i confini di produzione”, ha ricordato l’assessore all’agricoltura della Provincia Roberta Rivi. “Un riconoscimento che unisce la montagna alla pianura: è la magia del Parmigiano Reggiano” ha detto il vicepresidente della Provincia di Parma, Pier Luigi Ferrari. “Iniziative come queste – ha ricordato il presidente del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano Giuseppe Alai – danno orgoglio al produrre. Non abbiamo certo paura se sono gli altri a copiare noi!”, mentre il presidente del Consorzio Conva, nonché ideatore della Nazionale del Parmigiano Reggiano, Gabriele Arlotti, ha ricordato come “la giornata di oggi è merito di agricoltori e casari che da Parma a Bologna fanno questo prodotto unico al mondo. 49 riconoscimenti – oggi il 50° – in 13 anni di vita da 5 paesi del mondo. L’ultimo in Inghilterra forte di 13 medaglie tra 2777 concorrenti da 30 paesi del mondo”.
Ha ricandidato l’Emilia a sede di un evento internazionale per i formaggi il presidente di Caseus Montanus Gerard Beneyton ricordando il “valore assoluto delle eccellenze italiane, sempre riconosciute nel mondo. Perché proporsi all’estero? Ha risposto Umberto Beltrami, assessore al Parmigiano Reggiano ha sottolineato come “il mercato Inglese sia in forte crescita e questa vittoria coglie nel segno. Nel 2005 l’export del Parmigiano Reggiano era l’8%, a distanza di 8 anni questo valore quadruplicato assestandosi a oltre un milione di forme, il 34% della produzione. E in quattro stati (Inghilterra, Francia, Stati Uniti e Canada, fonte Crpa) è avvenuto il sorpasso del Parmigiano Reggiano sul Grana Padano venduto”.