Potrebbe arrivare proprio dagli ammortizzatori regionali in deroga, che sono stati rinnovati la scorsa settimana in Regione, una possibile soluzione alla delicata vicenda Newlat. E’ quanto emerso nel corso dell’incontro tenutosi oggi  a Palazzo San Giovannino su iniziativa del vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi. Alla presenza di rappresentanti della Newlat Spa, della Flai-Cgil e della Fai-Cisl regionali e provinciali, della Uil di Reggio Emilia e della Rsu, i tecnici della Provincia hanno illustrato le possibilità offerte dall’intesa sottoscritta nei giorni scorsi in Regione dalla stessa Provincia e dalle parti sociali per prolungare gli ammortizzatori in deroga per quella platea di lavoratori che non può accedere agli strumenti di protezione nazionale.

“Tanto l’azienda quanto i sindacati hanno ascoltato con grande attenzione e si sono presi alcuni giorni per i necessari approfondimenti e per effettuare le rispettive valutazioni, ma si può tranquillamente sostenere che il confronto tra le parti resta aperto”, commenta il vicepresidente Pierluigi Saccardi, sottolineando “come anche in questo caso la Provincia abbia assicurato un ruolo importante per cercare di individuare la miglior gestione possibile all’ennesima crisi che investe le aziende del nostro territorio, tenendo conto delle esigenze sia delle imprese, sia dei lavoratori e delle loro famiglie”.

Rispetto al mancato accordo delle scorse settimane a Roma sulla procedura di mobilità nazionale per 177 esuberi del gruppo Newlat (87 dei quali a Reggio Emilia), un passo avanti si è insomma certamente compiuto, anche se il cammino rimane lungo. “Di certo, il confronto tra azienda e sindacati rimane aperto e la nostra speranza è che, nei prossimi giorni, possa produrre anche risultati importanti”, aggiunge Saccardi. L’obiettivo, è quello di ridurre gli 87 esuberi ‘reggiani’ attraverso ammortizzatori regionali in deroga, mobilità volontaria incentivata e altri strumenti in corso di valutazione.