Potrebbe esserci una vera e propria regia del malaffare dietro il “riciclaggio tecnologico” dei proventi di attività illecite correlate alla clonazione delle carte di credito. E’ un’ipotesi investigativa all’attento vaglio dei Carabinieri della Stazione di Castellarano alla luce dei frequenti casi che si stanno registrando. Cambiano gli attori ma non la tecnica: attraverso siti di giochi online a sfida diretta (generalmente poker) il clonatore perde volutamente a favore dello sfidante (suo complice) che riversa le vincite sulla carta “pulita”. Vincite che poi i due giocatori si spartiscono equamente.Nella mora che le indagini facciano piena luce sulla portata del fenomeno i Carabinieri della Stazione di Castellarano a conclusione di apposite indagini telematiche hanno denunciato con l’accusa di truffa in concorso altri due hacker: un rumeno 27enne residente a Verona ed un 58enne casertano. Secondo gli esiti investigativi il rumeno era riuscito a decodificare la carta posta di un’impiegata di Castellarano, spillandogli un migliaio di euro. I soldi venivano poi utilizzati i tornei online con sfide dirette. Qui scattava il “riciclaggio” tecnologico: il clonatore perdeva volutamente riversando il danaro nella postpay pulita dello sfidante, risultato suo complice. La malcapitata reggiana grazie al servizio sms di allerta si è accorta quasi subito dell’indebito prelievo rivolgendosi ai Carabinieri di Castellarano. Le indagini telematiche dei militari sulla società italiana, che si occupa della gestione di scommesse e gioco online per conto di un marchio del settore, dove le giocate erano state effettuate, hanno permesso di ricostruire i movimenti del denaro e le operazioni avvenute attraverso il web. Il rumeno aveva prima aperto un conto con quella società per poi utilizzare il danaro della carta clonata in tornei online facendo giocate con sfide dirette. La circostanza che vedeva la sfortuna abbattersi sul clonatore (perdeva sempre) a favore dello sfidante (sempre la stessa) ha portato allo step investigativo successivo. Clonatore e sfidante erano d’accordo. In questo modo i due riciclavano il danaro prelevato dalla carta di credito del reggiano. Una serie di operazioni che però sono andate a sbattere contro la scrupolosità delle indagini dei carabinieri di Castellarano che hanno identificato e denunciato le due hacker per truffa in concorso. Ora le indagini proseguono per accertare e verificare se dietro queste attività delittuose vi sia, come si sospetta, un’unica regia.