Nella serata di ieri, dalle 21,00 e fino a notte inoltrata, è stato svolto un altro servizio di controllo in un opificio gestito da cittadini cinesi. Anche in questo caso la Questura si è avvalsa della collaborazione di funzionari dell’AUSL, dalla Direzione Provinciale del Lavoro e dei Vigili del Fuoco per effettuare l’ intervento in una proprietà di due cittadini cinesi.
All’interno dell’immobile sito in via Zatti, al piano terra, venivano individuati due laboratori, in cui vi erano 7 cittadini cinesi per parte, tutti intenti ad effettuare lavori tessili, si sarebbe scoperto poi che i committenti erano italiani. Dei 14 cittadini cinesi presenti, al termine delle operazioni di identificazione una donna risultava priva di permesso di soggiorno. In questo caso uno dei due titolari cinesi, in quanto datore di lavoro, veniva denunciato per il reato di impiego di lavoratori stranieri senza permesso di soggiorno e le attività lavorative venivano sospese. La donna veniva affidata all’Ufficio Immigrazione per le pratiche di espulsione.
Nello stabile i dormitori erano posti ai piani superiori e, per quanto censurabili dal punto di vista igienico, non presentavano problematiche strutturali tali da inibirne l’uso.