Presentata nel corso della seduta del 28 novembre scorso (e ritirata dalla Giunta dopo la richiesta di un approfondimento da parte dei componenti del civico consesso) è stata riproposta nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di ieri, giovedì 12 dicembre, la delibera riguardante la modifica ed integrazione di due articoli del Regolamento edilizio comunale, il 46 e il 97: questa prevedeva l’inasprimento delle sanzioni a carico in particolare di chi non si occupa di fare la dovuta manutenzione delle aree di verde pubblico di cessione (provocando degrado) così come sancito dagli impegni presi con l’amministrazione comunale in sede di Convenzione urbanistica degli ambiti di trasformazione. “Si tratta di un nuovo e speriamo efficace strumento – ha spiegato presentando la delibera l’assessore all’Urbanistica Simone Tosi – per contrastare i soggetti attuatori che, pur sollecitati, non intervengono. Con queste modifiche abbiamo aumentato le sanzioni amministrative da 174 a 300/500 euro per chi è inadempiente agli obblighi di manutenzione, il massimo possibile in base alla legge, e introdotto un principio per il quale, a fronte di un mancato intervento di ripristino entro 10 giorni dalla contestazione della violazione, sarà il Comune ad occuparsi d’ufficio di garantire le condizioni di igiene e decoro: la stessa amministrazione comunale provvederà poi ad addebitare ai soggetti attuatori le spese sostenute detraendole dalla garanzia fidejussoria prestata in sede di firma della Convenzione”. Sono due o tre, ha spiegato l’assessore Tosi, i casi che si sono già verificati in città di attuatori che non hanno adempiuto a questi obblighi.
La delibera è stata approvata da tutti i gruppi presenti in aula ad esclusione di Lega nord e PdL, che si sono astenuti.