topo_autoDue coniugi abitanti in provincia di Reggio Emilia hanno preso alla lettera la solenne promessa matrimoniale, tanto mostrarsi uniti anche nel furto. A scoprirlo i Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli che, a conclusione delle indagini condotte in merito al furto consumato in città ai danni di un’autovettura in sosta, hanno identificato negli odierni coniugi i responsabili del colpo. Con l’accusa di concorso in furto aggravato i Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 30enne e la moglie 26enne, entrambi residenti a Reggio Emilia, recuperando peraltro lungo il tragitto della casa dei due, il provento del furto costituito da una borsa in pelle contenente documenti di lavoro gettata dai due ladri dopo che hanno materializzato trattarsi di una borsa che non conteneva valori. Secondo la ricostruzione investigativa dei Carabinieri la vittima, un 40enne reggiano, ha posteggiato la sua auto in un parcheggio di via Clementi a Reggio Emilia dove aveva un appuntamento di lavoro. Mentre si intratteneva con il cliente ha notato un uomo ed una donna che si allontanavano dalla sua auto dileguandosi su un’autovettura di cui riusciva ad annottare il numero di targa. Una volta raggiunta la sua auto notava il deflettore rotto e la mancanza della borsa contenete documenti di lavoro che gli era stata rubata dai due. Dallo sviluppo della targa si è risaliti ad un autonoleggio e quindi all’odierna 26enne indagata che l’aveva presa a noleggio. Le attenzioni dei Carabinieri si sono quindi spostate anche sul marito della donna, che risultava corrispondere alla descrizione del derubato. Da quest’ultimo è poi giunta la prova della responsabilità dei coniugi: in apposita seduta di individuazione fotografica li riconosceva quali autori del furto. L’ulteriore elemento a riprova della loro responsabilità è costituito dal fatto che sulla strada verso casa i due si sono disfatti della borsa contenete i documenti di lavoro del derubato che è stata recuperata dai Carabinieri che l’hanno restituita alla vittima. Per i due coniugi invece scattava la denuncia in stato di libertà in ordine al reato di concorso in furto aggravato.