Il Comune di Maranello promuove una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare sul gioco d’azzardo. La petizione, organizzata in tutta Italia da Legautonomie e dalle associazioni Terre di Mezzo e Fà la cosa giusta, con la partecipazione dei “Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, intende proporre una legge per riordinare in un codice unico le norme necessarie per prevenire le conseguenze nocive del gioco d’azzardo, tutelando la salute degli individui, dando più poteri ai Comuni, contrastando le infiltrazioni mafiose e le altre illegalità, disciplinando i luoghi e le modalità del gioco e devolvendo parte del fatturato del gioco d’azzardo ad attività di cura, prevenzione, formazione e ricerca. “Questa iniziativa”, spiega il sindaco Lucia Bursi, “vuole mantenere alta l’attenzione sul problema del gioco d’azzardo, e può servire al Parlamento come testo-base per una legge di riordino delle disposizioni in materia di giochi pubblici, un fenomeno che negli ultimi anni sta coinvolgendo tante persone con ricadute significative sulla condizione di molte famiglie”. I cittadini possono firmare la petizione presso la Segreteria Generale del Comune di Maranello nel municipio in Piazza Libertà 33, negli orari di apertura al pubblico.
Nei mesi scorsi il Comune di Maranello aveva aderito al manifesto dei “sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, documento firmato da diversi comuni italiani che chiedeva misure più stringenti per limitare gli effetti di un fenomeno sempre più diffuso sul territorio nazionale. Già dal 1999 il Comune di Maranello ha posto particolare attenzione a questa materia normandola tramite un apposito regolamento, e nel 2012 il consiglio comunale aveva votato un ordine del giorno sull’attività e sulle politiche di sensibilizzazione rispetto ai rischi patologici connessi al gioco d’azzardo. Il business del gioco d’azzardo è la 3° industria italiana, con un fatturato 100 miliardi, pari al 4% del PIL nazionale. Fa introitare 8 miliardi di tasse, costituisce il 12% della spesa delle famiglie italiane e rappresenta il 15% del mercato europeo del gioco d’azzardo ed il 4,4% del mercato mondiale. Nel territorio ci sono 400.000 slot-machines e 6.181 locali e agenzie autorizzate, 15 milioni giocatori abituali dei quali 3 milioni a rischio patologico e circa 800.000 già patologici, con la conseguente necessità di destinare cifre considerevoli alla cura di quanti dipendono dal gioco patologico, fenomeno che mette a rischio la serenità e la sicurezza delle persone, delle famiglie e della comunità.