Una fotografia dell’estate meteorologica 2013, terminata per gli esperti col 31 agosto, è quella che ci consegna nella sua analisi l’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. “Eccoci dunque – afferma il metereologo Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico universitario di Modena – a tirare le somme di una stagione estiva che sembrava farsi desiderare e che si è chiusa decisamente da podio”.
Il mese di agosto chiude a Modena con una temperatura media di 26.3°C, che è un valore ben al di sopra dei 24.9°C della media climatica del periodo 1981-2010. L’agosto del 2013 entra così nei 10 mesi di agosto più caldi mai registrati a Modena. Il record resta saldamente in mano all’agosto 2003 con una media mensile di 29.4°C, seguito da quello 2012. Fra i 10 mesi di agosto più caldi ritroviamo anche nell’ordine quello del 2001, del 2009, del 2010, del 1994, del 1998, del 2008, appunto il 2013 e il 2000. “Appare del tutto evidente – aggiunge Luca Lombroso – come la serie record sia concentrata negli ultimi anni, mentre l’agosto più freddo risale al lontano 1896 con 20.7°C”.
Per quanto riguarda invece il bilancio dell’intera stagione estiva, l’estate 2013, partita in apparente ritardo rispetto agli anni più recenti, ma non rispetto alla climatologia storica, si chiude con una media stagionale di 25.7°C. Pochi probabilmente se lo aspettavano, ma questa, dati alla mano, è risultata – in base alle rilevazioni raccolte puntualmente da oltre 180 anni presso l’Osservatorio Geofisico universitario di Modena – la terza estate più calda. “Se è pur vero che il 2012 con una media di 27.3°C e il 2003 con 28°C furono ben peggiori dal punto di vista del caldo, il dato di questo 2013 – dice Luca Lombroso -, oltre che nettamente sopra alla media 1981-2010 (24.3°C), sarebbe stato, e nettamente, tipico di un’estate estrema e da record, peggio delle calde estati 1983, 1994 e 1998”.
Dal punto di vista storico-statistico, l’estate più fredda risale al 1913 con una media stagionale di 21.5°C, mentre le ultime estati veramente fresche risalgono al 1995 (23.2°C), al 1990 (22.9°C) e al 1989 (22.3°C di media stagionale). Per opposto, nessuna delle estati del XXI secolo è stata veramente fresca, nemmeno le piovose estati del 2002, del 2005 e del 2010. E va ricordato che il giorno più caldo dell’anno, il 28 luglio scorso con 38.2°C nella stazione dell’Osservatorio in Piazza Roma, risulta anche il secondo più caldo in assoluto, mancando di poco lo storico ma isolato picco toccato il 29/07/1983 con 38.5°C. “Va inoltre ricordato – avverte Luca Lombroso – che i 40.4°C raggiunti in questa estate alla stazione del Campus di Ingegneria in via Vignolese, pur priva di confronti storici sufficienti, costituisce il primo caso in cui a Modena si sono ufficialmente superati i 40°C”.
Quanto a piogge, nel complesso agosto ha cumulato 48.6 mm, sostanzialmente in linea con la media. I temporali di fine mese hanno così evitato di chiudere di nuovo un’estate quasi a secco. Infatti il totale stagionale estivo a causa delle scarse piogge di giugno e luglio ammonta a soli 65.1 mm. “L’estate – ci ricorda Luca Lombroso – dovrebbe vedere cadere in media circa 155 mm di pioggia. Qualcuno se ne può stupire, ma in media le piogge estive sono perfino superiori a quelle invernali, stagione la cui media ammonta a 114.1 mm. Dagli anni 1990 si è osservato un cambiamento del regime delle precipitazioni che ha portato l’estate da stagione più secca a essere, appunto, più piovosa dell’inverno. Il tutto in un quadro veramente estremo: basti pensare che negli ultimi 10 anni troviamo sia l’estate più secca che quella più piovosa!”.
Previsione. L’estate per il calendario meteorologico è finita, anche se dal punto di vista climatico pare non ancora intenzionata a mollare il campo all’arrivo dell’autunno. “Certo, le temperature attuali – fa notare Luca Lombroso – appaiono gradevoli, in particolare per i valori freschi del mattino. Pur tuttavia, le massime raggiunte anche in questi giorni sono di valori di 2-3°C sopra alle medie stagionali. E nei prossimi giorni la colonnina di termometro risalirà ulteriormente, a causa di un rafforzamento dell’alta pressione con un contributo subtropicale. Intendiamoci, non torneranno le temperature bollenti né tanto meno africane, ma i 30°C, peraltro già raggiunti domenica 1 settembre, caratterizzeranno la settimana in corso insieme a giornate soleggiate e serate più che gradevoli. Presto dunque per i cambi armadi, l’autunno non bussa affatto alle porte”.