“L’accordo tra ABI e Cassa Depositi e Prestiti che esclude la garanzia personale del terremotato sul contributo ricevuto dallo Stato è una notizia positiva ed importante per tutti i cittadini e le aziende alle prese con la ricostruzione. Nel paese in cui i diritti acquisiti dai cittadini e dai lavoratori sono sempre in discussione si tratta certamente dell’affermazione di una tutela in più per chi deve aprire un cantiere per rifare la casa o il capannone.
Detto questo sono davvero patetici i diversi tentativi di paternalità politica di un’iniziativa sacrosanta ma che è stata voluta con tutte le forze non dai partiti, o almeno non subito, ma soprattutto dal Comitato Sisma.12, lo stesso che per mesi, in solitudine, si è battuto anche per ottenere il passaggio dall’80 al 100% di indennizzo.
È stato fatto un lavoro di rete tra istituzioni e Comitato, ma a Sisma.12 va dato il merito di aver fatto un ottimo lavoro di documentazione, informazione e mobilitazione tale da aver creato le condizioni perché il risultato si potesse portare a casa. Ha fatto parte di quel lavoro che dovevano fare le istituzioni e la politica e Rifondazione Comunista gliene riconosce pienamente il merito.
Ora si deve portare a casa un altro risultato: l’eliminazione della quota interessi per chi aveva mutui ipotecari sugli immobili inagibili che, se non intervengono ulteriori proroghe, ritorneranno in pagamento a fine anno.”
Stefano Lugli, segretario PRC Federazione di Modena