«Accogliamo con sollievo e favore la riforma delle ASP, i cui effetti potranno essere valutati a pieno solo dopo una completa applicazione. La riforma traduce ciò che la Uil Pensionati ribadisce da tempo: occorrono risparmi di spesa, adottando ogni possibile politica di innovazione gestionale a patto di non perdere di vista la qualità dei servizi prestati agli utenti, in particolare se anziani.
Avere per ogni distretto la fusione delle ASP presenti e la relativa aggregazione degli altri gestori di servizi in un’unica ‘forma’ pubblica, ci consentirà sia di esercitare un maggior controllo applicativo delle norme di accreditamento sia di verificare le funzioni di programmazione locale. Questo sempre a beneficio e a maggiore tutela dei pensionati.
In Emilia-Romagna gli ultra ottantenni sono 314.652 (il 7,1% della popolazione). E’ evidente il maggior fabbisogno di interventi di servizi socio-sanitari (residenze protette, centri diurni, assistenza domiciliari). Avere messo gli enti locali nelle condizioni di eliminare sprechi riducendo le frammentazioni dei servizi, permetterà al nostro welfare di essere sostenibile. Scongiurando così quella continua messa in discussione per gli alti costi e per il carico causato dall’invecchiamento della popolazione (da notare che questa non è una colpa, bensì un segno di benessere e civiltà). Al contempo ciò garantirà i livelli occupazionali nei servizi».