Oggi l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato la risoluzione, prima firmataria la consigliera ecologista Gabriella Meo, che sollecita le Camere ad introdurre il “divieto di allevamento, di cattura e uccisione di animali per la loro pelliccia”.

“Abbiamo fatto un passo in più verso la tutela degli animali, allineando la nostra regione alle altre democrazie europee che da anni hanno intrapreso la strada della tutela degli animali oggi considerati da pelliccia.”

Queste le prime parole della consigliera Meo, che esulta per il voto favorevole dell’Assemblea di viale Aldo Moro sulla risoluzione che chiede alla Giunta Regionale di trasmettere ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati la richiesta del Consiglio Regionale di sostegno dell’approvazione della Proposta di Legge C288 e del Disegno di Legge S62 in materia di “divieto di allevare, catturare e uccidere animali per la produzione di pellicce”.

“Con questo voto la Regione – continua Meo – ha chiaramente espresso la propria vicinanza alle posizioni, in materia di tutela degli animali, dei più avanzati paesi europei che negli anni hanno fatto scelte chiare ed irreversibili verso normative non solo restrittive e disincentivanti, bensì verso veri e propri provvedimenti di messa al bando totale come l’Inghilterra (2000), l’Irlanda del Nord (2003), la Scozia (2003), l’Austria (2004), o parziali come la Croazia (2007), la Bosnia (2009), la Danimarca (2009), la Slovenia (2013). Persino l’Olanda, che oggi costituisce il terzo paese al mondo produttore di pelli di visone con oltre 5 milioni di animali allevati all’anno, ha approvato a dicembre 2012 il divieto di allevamento di animali “da pelliccia” che sarà vigente dal 2024.”

“Ringraziando l’associazione LAV, la prima promotrice della richiesta di questa nuova normativa – conclude la consigliera Meo – vorrei inoltre sottolineare con soddisfazione la mutata attenzione degli Italiani su questi temi come dimostra il “Rapporto Italia 2011” realizzato dall’Eurispes che certifica che l’83% degli italiani disapprova la pratica dell’allevamento di animali da pelliccia.”