“Il Comune di Bologna rappresentato dall’assessore Riccardo Malagoli e la O.S. Usb Bologna rappresentata da Vilma Fabbiani e Valentina Delussu si sono incontrati il 26 marzo, il 2, l’11, il 15, il 18, il 21, il 24 aprile e il 2 maggio per discutere la proposta di Bilancio 2013 del Comune di Bologna.
Premessa
Il contesto socio economico attuale, che fa da sfondo allo svolgimento del confronto è particolarmente difficile. Tutti gli indicatori economici mantengono un trend negativo e sono sempre più numerosi coloro che perdono il lavoro; cresce il numero delle imprese che chiudono; aumentano i cittadini e le famiglie che rientrano nelle fasce di povertà.
Le parti concordano nel sostenere il welfare cittadino, il lavoro e le famiglie con risorse aggiuntive. Si conviene di irrobustire le politiche abitative venendo incontro a chi ha problemi contingenti, scadenze improcrastinabili riguardanti l’affitto, il mutuo e le utenze.
L’Amministrazione Comunale risponde a ciò attraverso la decisione di mantenere invariate tutte le tariffe dei servizi e di estendere l’applicazione dell’ISEE per tutti i servizi comunali, una volta definita la nuova normativa nazionale e/o regionale.
USB chiede che proprio per far fronte agli effetti della crisi le tariffe vengano rimodulate verso il basso.
Si sottolinea l’importanza di sostenere gli investimenti a partire dall’utilizzo delle risorse derivanti dall’avanzo 2012 per finanziare la parte straordinaria dei contratti di manutenzione della città (12 milioni di euro) e dall’entrata straordinaria legata al recupero del credito d’imposta per investimenti per le reti infrastrutturali (circa 11 milionidi euro) per dare risposte concrete alla domanda di lavoro.
Si segnala l’importante opportunità offerta dalla concessione al comune di quasi 5.6 milioni di euro per la messa in sicurezza degli immobile ERP a seguito del sisma dello scorso anno.
Dopo una prima presentazione avvenuta il 26 marzo della proposta di Bilancio 2013, negli incontri successivi sono stati affrontati temi specifici, in particolare il welfare, i servizi educativi e scolastici, le politiche abitative, l’unificazione delle Asp e le politiche fiscali.
Proposta di Bilancio 2013
La proposta dell’amministrazione comunale prevede la copertura di un disavanzo tendenziale su base annua pari a circa 36,8 milioni di euro. Tale disavanzo è il risultato di tagli di risorse statali pari a 22,2 milioni di euro; minori entrate pari a 6,6 milioni di euro – dovute agli effetti della crisi economica, alle crescenti difficoltà a riscuotere i pagamenti -; costi crescenti stimati in 8 milioni di euro – utenze degli immobili istituzionali, maggiori trasferimenti a Hera per potenziare la raccolta differenziata e maggiori risorse per potenziare l’offerta educativa; incremento dei costi di postalizzazioni per le contravvenzioni, a seguito di violazioni del codice della strada.
Ricomponendo le singole voci si hanno 28,8 milioni di euro di minori entrate e 8 milioni di euro di maggiori spese.
Le misure dell’Amministrazione Comunale tese a recuperare il disavanzo previsto – salvaguardando la spesa per il welfare cittadino, l’offerta educativa (che anzi registra un incremento di risorse) e confermando il blocco delle tariffe sui servizi socio assistenziali ed educativi (comprese quelle della refezione scolastiche) – sono le seguenti:
• tagli alle spese per 19,2 milioni di euro;
• maggiori entrate di varia natura per circa 0,2 milioni di euro (che sono il risultato di una compensazione fra variazioni positive e negative di molteplici voci di entrata).
In questo modo il disavanzo tendenziale si riduce a 17,4 milioni di euro che sono recuperati mediante l’aumento dello 0,1 % dell’aliquota IMU, sulla prima abitazione (passando dallo 0,4% allo 0,5%).
La situazione nella quale s’inserisce la proposta di aumento è particolarmente difficile da sopportare. La situazione attuale è il risultato di anni di tagli progressivi e cumulativi: quasi 120 milioni di euro nel biennio 2011 e 2012. Nel 2013 l’IMU sugli immobili industriali (cat. D) andrà, ad aliquota base dello 0.76%, interamente allo Stato. Il Fondo sperimentale di riequilibrio scomparirà completamente e, anzi, il Comune di Bologna dovrà versare risorse al nuovo fondo di solidarietà. Resta, inoltre ancora aperta, la vertenza verso lo Stato relativa all’IMU sugli immobili comunali che vale 7 milioni di euro all’anno
Dopo un articolato confronto le parti si esprimono sui seguenti punti:
1. Welfare
Per dare risposte alla crescente domanda di servizi socio assistenziali si conviene di incrementare il capitolo di bilancio relativo al welfare cittadino con risorse aggiuntive pari a 1 milione con l’obiettivo di assicurare nel corso del 2013 una spesa complessiva di livello analogo a quella del 2011. A questo scopo verranno utilizzate inoltre in corso d’anno le risorse provenienti dai fondi nazionali per le politiche sociali.
A tal proposito l’USB chiede l’attivazione di tavoli di confronto che, a vario titolo, affrontino tematiche e progetti inerenti i servizi socio assistenziali. In particolare per quanto riguarda l’emergenza abitativa USB chiede la riattivazione del confronto fra AC e Agenzia del Demanio sulle aeree dismesse per dare seguito all’incontro avvenuto il 6 marzo 2013.
2.Fondo anticrisi e sviluppo
Le parti concordano di istituire un Fondo anticrisi per lo sviluppo a sostegno delle famiglie che subiscono maggiormente gli effetti dell’attuale crisi economica. In particolare le risorse del Fondo, quantificate in 4,5 milioni di euro (di cui 1,5 milioni di euro di parte corrente e 3 milioni di euro per investimenti) saranno dedicate a ridurre l’impatto sulla spesa delle famiglie sulla casa e per la creazione di nuovi posti di lavoro, con particolare attenzione all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati,verso i lavoratori espulsi o mai entrati nel mondo del lavoro e verso chi non ha nessuna protezione sociale. Tale obiettivo sarà perseguito anche mediante investimenti per lavori pubblici diffusi sul territorio.
A tal proposito USB chiede che vengano attivati appositi tavoli di confronto che includano, se necessario, anche la presenza dell’ente Regione, sulle politiche del lavoro e contrasto della crisi (LSU e reddito sociale) per precari, cassaintegrati, disoccupati.
3. Unificazione delle Asp
Le parti concordano di attivare in tempi brevi un tavolo di confronto relativamente all’unificazione delle Asp cittadine. Si individua la data del 1 gennaio 2014 come momento di costituzione dell’Asp Unica.
A tal proposito USB esprime la propria contrarietà al progetto dell’Asp Unica. Chiede inoltre la stabilizzazione del personale a tempo determinato a cominciare dai dipendenti precari di ASP Irides e l’utilizzo di ASP come strumento di reinternalizzazione dei servizi e dei lavoratori in appalto a privati.
4. Anno educativo scolastico 2013/2014
Le parti confermano il loro impegno per proseguire l’iniziativa a sostegno di un aumento significativo dell’offerta da parte dello stato delle scuole dell’infanzia così come sostenuto in modo condiviso nella dichiarazione congiunta del 5 aprile 2013.
Le parti concordano sull’esigenza di avviare immediatamente un tavolo di confronto sul progetto complessivo dei servizi educativi e scolastici per l’anno educativo 2013/2014.
5. IMU
In relazione all’aumento dell’IMU sulla prima casa proposta dall’amministrazione (dallo 0,4 allo 0,5) per venire incontro alle difficoltà delle famiglie che maggiormente avvertono il peso della crisi economica.
A tal proposito USB non condivide nessun aumento IMU sulla prima casa.
Le parti, qualora dovessero modificarsi significativamente alcuni contenuti del presente verbale, dovuto in particolare a interventi del governo, convengono di reincontrarsi.
6. TAVOLI DI CONFRONTO
Le parti convengono di attivare o di proseguire il confronto sui seguenti temi:
• Anziani
• Assetto istituzionale
• Minori
• Politiche abitative
• Politiche dell’accoglienza
• Esclusione sociale
• Sistema tariffario
• Lotta all’evasione fiscale tariffaria
• Sanità
• Personale