Cresce ancora il numero delle prenotazioni di visite ed esami specialistici effettuate dai cittadini recandosi in una delle farmacie del territorio. Confrontando i dati del 2011 con quelli del 2012, emerge che l’incremento è stato di 14.531 unità, pari ad un +2.14%. In valore assoluto si è passati da 665.216 prenotazioni a 679.747.

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“Si tratta di un dato che, ancora una volta, evidenzia il gradimento da parte dei cittadini rispetto alla opportunità di effettuare le cosiddette prenotazioni CUP nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale entrando in una farmacia. Le motivazioni di questo crescente successo credo siano molteplici. Sicuramente c’è la comodità: le farmacie, grazie alla pianta organica che ne svincola l’apertura da criteri puramente commerciali, sono presenti in modo omogeneo in tutto il territorio, anche nei comuni o nelle frazioni di minori dimensioni; inoltre gli orari, molto flessibili e prolungati, semplificano non poco la vita soprattutto a chi lavora” spiega Silvana Casale, presidente di Federfarma Modena, l’Associazione che riunisce la totalità dei titolari di farmacie private. “Ma l’elemento per me più importante è il luogo dell’erogazione del servizio. La farmacia è parte integrante del Servizio Sanitario Nazionale ed ha una funzione che è eminentemente di interesse pubblico. Al suo interno opera il farmacista che, con il medico di medicina generale, rimane il primo punto di riferimento per i cittadini in ambito sanitario. Spesso al rapporto professionale si somma un rapporto personale che aiuta a creare un solido rapporto fiduciario. Anche questo è un importante valore aggiunto che viene messo a disposizione della comunità” prosegue la Casale.

Scendendo più nel particolare, scorrendo i dati si evidenzia che in valori assoluti il distretto nel quale si effettuano più prenotazioni CUP è quello di Modena con 147.402 prenotazioni effettuate nel 2012, seguono Carpi (141.802) Sassuolo (140.818), Vignola (75.098), Mirandola (73.807), Castelfranco (72.541) e, in chiusura, Pavullo con 28.279 prenotazioni.

Ancora più interessante e l’analisi delle tendenze per singoli distretti. In questo caso ciò che appare molto evidente è quanto il terremoto di maggio 2012 abbia inciso, in particolare nel distretto di Mirandola. In questo caso, infatti, nonostante un +2,14% su base provinciale, si registra una contrazione che è dell’11%. Al riguardo si ricorda che dopo le due scosse di terremoto le farmacie evacuate furono 21 su 150, delle quali 17 nel distretto di Mirandola. Si registrano invece significativi incrementi nei distretti di Castelfranco (+10%), di Pavullo (9%), di Carpi (8%) e Vignola con il 6%. Invariati sono invece i valori che riguardano Modena e Sassuolo.

“Prendendo spunto da questi dati, colgo l’occasione per rinnovare il nostro impegno a favore della farmacia dei servizi, un luogo cioè dove la gente oltre ai farmaci può ricevere una risposta più complessiva in termini di servizi dedicati alla salute. Il nostro auspicio è che il proficuo dialogo attivato in questi anni con l’Azienda Usl di Modena possa trovare nuovo slancio sia in un’ottica di integrazione ulteriore tra il servizio sanitario pubblico e la rete delle farmacie, sia come opportunità per razionalizzare l’utilizzo delle risorse a disposizione” ha concluso Silvana Casale.