“In questo difficile momento di crisi, l’associazione dell’ospedalità privata ha saputo dare un contributo responsabile alla qualificazione e alla sostenibilità economica del Servizio sanitario regionale concordando con noi sulla necessità di  ridurre il budget a disposizione, senza intaccare la quantità e la qualità dei servizi. E’ una scelta che dimostra come l’ospedalità privata sia parte costitutiva del Servizio sanitario; è una scelta che pone anche le basi per un ulteriore sviluppo della collaborazione in atto”. Questo il commento dell’assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Carlo Lusenti, a margine dell’approvazione da parte della Giunta regionale, nella seduta del 29 aprile, dell’accordo siglato con il presidente di Aiop regionale Mario Cotti riguardo alle prestazioni  erogate dagli ospedali privati accreditati.
L’accordo, in particolare,  riguarda la parte economica di accordi sottoscritti  per gli anni  2011-2014 e rappresenta, come esplicitato anche nel testo firmato  da Lusenti e Cotti, “il contributo dell’Aiop per affrontare la difficile fase economica e finanziaria in cui versa il Fondo sanitario nazionale e di riflesso l’assetto del Fondo sanitario regionale dell’Emilia-Romagna, prevedendo  la riduzione del 5% del budget 2013”. Per il 2014, è scritto sempre nell’intesa, si vedrà cosa sarà necessario rispetto all’andamento del 2013.
Complessivamente, l’ospedalità privata, con l’accordo sulle prestazioni di alta specialità (siglato nel febbraio scorso) e  con l’accordo approvato ieri dalla Giunta regionale, permette al Servizio sanitario regionale un risparmio di 30 milioni di  euro sul 2013.
Come è noto, per il 2013, la sanità regionale, a fronte della riduzione delle risorse provenienti dal Fondo sanitario nazionale (7.850,360 milioni, -1,04% rispetto al 2012 per gli effetti delle manovre finanziarie 2011,2012 e della legge di stabilità 2013), doveva  reperire 410 milioni di euro per mantenere l’equilibrio economico-finanziario.   Di questi, 150 sono stati stanziati dalla Regione con risorse del proprio bilancio; gli altri 260, secondo le previsioni esplicitate dall’assessore Lusenti in Commissione assembleare nel febbraio scorso durante la presentazione delle linee di programmazione del Servizio sanitario 2013, devono  venire “da ulteriore efficienza nella spesa per i farmaci, maggiore integrazione tra i servizi ,  interventi sul turnover assicurando comunque la copertura per i servizi di assistenza, e da un contributo responsabile dei diversi attori del sistema.”
“In questi mesi abbiamo registrato il sostegno dei sindacati confederali CGIL,CISL, UIL  e abbiamo sottoscritto l’accordo con i medici di medicina generale. Ora,   – ha detto Lusenti – dopo l’intesa siglata anche con Aiop,   possiamo sostenere con ancora più convinzione  che ognuno ha saputo dare il proprio contributo dimostrando  di essere parte responsabile di un sistema coeso che intende difendere e rilanciare il Servizio sanitario universalistico”.