La Scuola di dottorato in Neuroscienze dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia promuove un seminario dedicato alla nuova frontiera informatico-scientifica che ha come progetto la realizzazione di un Cern per il cervello.
L’appuntamento, che si terrà venerdì 12 aprile 2013 alle ore 14.30 presso l’Aula L1.3 del Dipartimento di Fisica (via Campi, 213/A) a Modena, ospiterà il prof. Egidio D’Angelo del Dipartimento “Brain and Behavioral Sciences”dell’Università di Pavia e Brain Connectivity Center, IRCCS Fondazione C.Mondino di Pavia, che terrà un seminario dal titolo “Human Brain Project: un CERN per il cervello”. Ad introdurlo sarà il dott. Jonathan Mapelli, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze e della Scuola di Dottorato in Neuroscienze, che da tempo collabora con il gruppo del prof. D’Angelo.
Il Cern per il cervello, che gli scienziati neurologici stanno studiando, mira a costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano: un modello con cento miliardi di neuroni che permetterebbe di studiare possibili terapie per constrastare malattie quali Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Centrale il ruolo dell’Università di Pavia, con il gruppo guidato dal prof. Egidio D’Angelo, impegnato nella realizzazione di modelli di neuroni e circuiti che integrano e sviluppano conoscenze di neurofisiologia e biofisica cellulare, neurofisiologia del sistema nervoso e neuropatologia. La sperimentazione è guidata dalla “Unità di neurofisiologia cellulare e neurocomputazione” del Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento che opera all’interno del Centro di ricerca Integrata “Brain Connectivity Center” dell’IRCCS C. Mondino di Pavia.
Questo progetto, denominato “Human Brain Project – HBP”, si è aggiudicato un finanziamento complessivo di circa 1.2 miliardi di euro in dieci anni da parte della Commisione Europea. Coordinato dal Neuroscienziato Hanry Markram dell’Ecole Polytechnique Federale di Losanna vi concorrono 87 centri di ricerca in 24 paesi di tutto il mondo.
“Questo progetto – afferma il dott. Jonathan Mapelli ricercatore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – si inserisce nell’ambito del programma di ricerca Horizon 2020 recentemente avviato dalla Comunità Europea e, a partire dal 2015, proporrà diversi bandi di finannziamento volti ad allargare la rosa dei partecipanti a questa ambiziosa quanto epocale iniziativa. Con questo evento il nostro Ateneo vuole incoraggiare i suoi ricercatori, impegnati non solo nel campo delle Neuroscienze, ma anche nell’ingegneria o nell’informatica, a raccogliere l’ennesima sfida che ci viene proposta dal sempre attivissimo mondo della ricerca ed aumentare così il prestigio di cui già gode la nostra Università”.
L’incontro è aperto a tutti gli interessati.