Claudio-RisoAumenta a Modena il ricorso delle aziende alla cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) nel primo trimestre 2013. Infatti al 31.3.2013 le ore autorizzate di Cig sono oltre 3 milioni e 700 mila, rispetto ai 3 milioni e 138 mila ore dello stesso trimestre dell’anno scorso. Sono quindi quasi 600.000 ore in più autorizzate a marzo di quest’anno (dati Inps).

In particolare sono 595.614 ore di cassa integrazione ordinaria, 1.766.121 ore di cassa integrazione straordinaria e 1.372.107 ore di cassa in deroga. Nell’ultimo mese, quindi rispetto a febbraio 2013 cala la cassa ordinaria, ma aumenta sia la deroga che la straordinaria, un dato questo in controtendenza rispetto al dato regionale, dove si assiste invece ad un calo del ricorso alla deroga.

Il continuo e massiccio ricorso alla cassa in deroga conferma il persistere di una situazione di crisi trasversale alle piccole e medie aziende così come alle grandi, che avendo esaurito gli ammortizzatori standard fanno ricorso anche all’ulteriore utilizzo della cassa in deroga.

A questi dati della cassa in deroga, già di per sé consistenti, va aggiunta la quota modenese di ore (non ancora definita) dei circa 6.500 accordi regionali di cassa integrazione in deroga, non ancora registrati dall’Inps a causa del blocco dovuto all’incertezza sul rifinanziamento.

Le risorse stanziate dal Governo per la cassa in deroga coprono però ancora pochi mesi, al massimo sino a giugno, ed è perciò urgente lo sblocco di ulteriori risorse per rifinanziare questo ammortizzatore sociale.

A questo scopo le Organizzazioni sindacali manifesteranno a Roma giovedì mattina 16 aprile davanti al Parlamento per rivendicare adeguati finanziamenti per gli ammortizzatori in deroga. Serve almeno un miliardo di euro, cifra non impossibile per il bilancio dello Stato.

Oltre ai dati provinciali Inps sulla cassa integrazione, l’Osservatorio Cgil di Modena consente di commentarne altri.

In base alle domande presentate dagli sportelli Cgil di Modena e provincia, sono in aumento nel primo trimestre di quest’anno rispetto al primo trimestre 2012, le richieste di indennità di disoccupazione e indennità di mobilità.

Nel trimestre gennaio-marzo 2013 sono quasi 2.600 le domande di disoccupazione ordinaria-mobilità e di Aspi/mini Aspi (il nuovo ammortizzatore introdotto dal 1 gennaio 2013 con la riforma Fornero). Nello stesso periodo 2012 erano 2.166 le domande presentate.

Il mix tra massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali e aumento della disoccupazione (ricordiamo che secondo l’ultimo dato utile, quello di dicembre 2012, erano oltre 22.000 i disoccupati in provincia di Modena) disegnano il quadro di un territorio che sta scivolando sempre più verso aumenti delle povertà inediti per il nostro territorio e che la crisi ha ormai assunto caratteri strutturali, più che un fenomeno passeggero.

Bisogna perciò agire in fretta per evitare che il disagio economico si trasformi in disagio sociale: individuando risorse, pubbliche e private, da investire sulla creazione di nuovi posti di lavoro, salvando i posti di lavoro con la proroga ed il rifinanziamento della cassa integrazione, investendo su un sistema formativo pubblico (scuola e università) di qualità.

In questo quadro economico-sociale, è grave il permanere di una situazione di stallo politico e la mancanza di un Governo che possa intervenire in modo deciso per invertire la tendenza.

I lavoratori, le famiglie e i pensionati, e i giovani hanno bisogno di risposte concrete e urgenti.

(Immagine: Claudio Riso, responsabile mercato del lavoro Segreteria Cgil Modena)