Come in altre numerose piazze italiane, anche a Modena e a Nonantola sono in programma diverse iniziative per il Primo Marzo.

La mobilitazione inizia oggi 1 marzo a Nonantola dove è previsto un corteo, con ritrovo alle 18.30 di fronte al piazzale del Vox, e il presidio “24h senza di noi. La giornata senza immigrati” con letture collettive dal Manifesto 2013 della Rete Primo Marzo, musica, canti e animazioni. Seguirà alle 20, al Teatro Troisi, il concerto di percussioni “Africabianca”, al termine del quale è prevista la proiezione in anteprima, per Storie DOC, del film “La Nave dolce” di Daniele Vicari, a cura di Nonantola Film Festiva e Fondazione Villa Emma.

La manifestazione prosegue domani, sabato 2 marzo, a Modena dove il popolo del Primo Marzo si è dato appuntamento in Piazza Matteotti, alle ore15, per il presidio “24h senza di noi. La giornata senza immigrati” che vedrà la presenza della portavoce nazionale della Rete Primo Marzo Cécile Kashetu Kyenge. Sono in programma letture collettive dal Manifesto 2013 della Rete Primo Marzo ed è prevista la partecipazione della CGIL.

Le iniziative sono organizzate da: Rete Primo Marzo, Comitati di Modena e Nonantola.

«Libera circolazione e cittadinanza: sono quest’anno le parole del Primo Marzo – dichiara la portavoce della Rete Cécile Kashetu Kyenge –. In tutta Italia, in questi giorni, si fa sentire la mobilitazione generale di tutti i cittadini e le cittadine, migranti e italiani, che chiedono insieme l’estensione delle garanzie costituzionali per tutti. Quest’anno la nostra lotta si traduce nella richiesta di una nuova legislazione in materia di immigrazione, l’abrogazione della Bossi-Fini, la chiusura di tutti i CIE; i diritti di cittadinanza per tutti i figli di migranti nati o cresciuti in Italia e il diritto di voto amministrativo per gli stranieri residenti. In quest’ottica la Rete Primo Marzo appoggia e ha promosso iniziative che condividono i principi della Carta Mondiale dei Migranti».

La Rete Primo marzo, oltre a sostenere l’appello di Melting Pot Europa sull’“Emergenza nord Africa” con mobilitazioni in alcune città per chiedere garanzie e prospettive di futuro per i migranti fuggiti dalla guerra e rifugiati in Italia, esprime la sua adesione allo sciopero del 28 febbraio e 1° marzo, che proseguirà il 13 e 14 marzo, indetto dalla Funzione Pubblica Cgil per la rivendicazione dei diritti dei lavoratori del Centro Identificazione ed Espulsione (CIE) di Modena che da mesi sono senza stipendio, pur rimarcando che l’obiettivo della Rete resta quello della chiusura di queste strutture.