Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di ieri, giovedì 28 febbraio, sono state nominate le due rappresentanti del civico consesso nella futura Commissione toponomastica comunale, il cui regolamento istitutivo era passato all’esame del Consiglio nel novembre del 2011. L’assessore all’Urbanistica Simone Tosi ha riassunto in breve in aula i sette articoli di cui è composto il regolamento della nuova Commissione, il cui insediamento è stato ritardato dal sisma, ricordando che il civico consesso aveva in base a questo documento la prerogativa di nominare due dei suoi componenti (uno per la minoranza e uno in rappresentanza della maggioranza). Tosi ha poi rammentato che la nuova Commissione toponomastica comunale sarà costituita da sette membri in tutto: il Sindaco o suo delegato; due consiglieri comunali; due esperti della materia nominati dal Sindaco; i due dirigenti dei settori Urbanistica e Cultura. La partecipazione alle sedute della Commissione è volontaria e non prevede rimborsi o gettoni di presenza: questa rimane inoltre in carica per la durata del mandato del Consiglio comunale. Nel regolamento si spiega anche quali saranno le modalità di lavoro della Commissione, i criteri per la denominazione di aree e luoghi (è da preferire la toponomastica preesistente mentre i nuovi nomi devono essere legati alla città o essere di rilevanza nazionale ed internazionale), e si evidenzia inoltre come alla Commissione possano essere sottoposte proposte da cinque cittadini iscritti alle liste elettorali o anche da almeno due associazioni iscritte all’albo.

Hanno ottenuto voti al momento dello spoglio delle schede ieri sera in Consiglio Francesca Cocozza, Pd (15) e Giliola Pivetti, ApC (7): una scheda è risultata invece bianca. La delibera relativa alla nomina delle due consigliere nella Commissione toponomastica comunale è stata poi approvata all’unanimità: una sollecitazione finale l’ha rivolta infine all’aula il Presidente del Consiglio Giovanni Taurasi, ricordando che proprio in questi giorni ricorrono i dieci anni dalla scomparsa di Don Enea Tamassia, per ricordare il quale era stata richiesta l’intitolazione di uno spazio pubblico.