Attendiamo con apprensione, da giorni, reazioni concrete delle Istituzioni alla decisione della Banca d’Italia di bloccare l’operatività di Fidindustria Emilia-Romagna. Dalla stampa non filtrano altro che invettive e alcune sconcertanti affermazioni: “Quelli di Bankitalia sono interventi ordinari, previsti da tempo”. “…non sono tanto preoccupato del deficit patrimoniale di Fidindustria” (Pietro Ferrari). Senza entrare nel merito del provvedimento, auspichiamo che la ricapitalizzazione della società e quindi la ripresa dell’operatività avvenga in tempi brevi, poiché il nostro tessuto imprenditoriale, e in particolare le PMI, già duramente messo alla prova dalla crisi di questi anni, non può sostenere una nuova emergenza sul fronte creditizio senza gravissime conseguenze.
Considerando che al 31 dicembre 2012 l’entità delle garanzie rilasciate da Fidindustria è stata di € 46.531.532,23 su un totale di finanziamenti erogati alla stessa data pari ad € 104.742.309,53, è impensabile che nel 2013 le Piccole e Medie Imprese possano reggere a una stretta creditizia di tali importi. Tale ricapitalizzazione urgente potrà avvenire solo con il contributo degli enti pubblici ed economici, in primis Regione Emilia-Romagna e Camera di Commercio, ai quali chiediamo l’immediato intervento.
(Confimi Bologna)