La verità investigativa dei Carabinieri del Comando Provinciale ha avuto la meglio sulla verità raccontata dalla vittima e su quella taciuta dal commerciante. Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia, hanno infatti rivelato che il tentato omicidio asseritamente compiuto a Reggio Emilia e il tentativo di furto in un’attività commerciale, avvenuti la notte del 25 novembre dello scorso anno, apparentemente scollegati tra loro, sono invece uno la conseguenza dell’altro. La vittima del tentato omicidio, che con il fratello ed un amico si era recato a Scandiano per compiere un furto in un negozio, è infatti stato accoltellato dal commerciante che l’ha sorpreso all’atto del furto. Da una parte il ferito, per evitare di finire nei guai per il furto, è stato portato a Reggio Emilia dove ha inscenato l’aggressione nei pressi del circolo del Buco Magico mentre il commerciante ha richiesto l’intervento dei carabinieri tacendo di aver accoltellato uno dei tre ladri.
Il GIP del Tribunale di Reggio Emilia accogliendo le richieste della D.ssa Maria Rita Pantani, sostituto presso la Procura reggiana che ha condiviso con le risultanze investigative dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Emilia ha emesso tre provvedimenti restrittivi di natura cautelare nei confronti dei tre ladri accusati del reato di tentato furto aggravato in concorso ai danni del negozio scandianese iscrivendo nel registro degli indagati il commerciante con l’accusa di tentato omicidio.
Alle prime ore di oggi 10 gennaio 2012 i Carabinieri del Nucleo Investigativo tra Reggio Emilia e la provincia di Lecce hanno eseguito le tre ordinanze di custodia cautelare arrestando in provincia di Lecce dove sono stati rintracciati, la vittima del tentato omicidio A.V. 56enne e il fratello G.V. 41enne residente a Reggio Emilia, ristretti a disposizione della competente magistratura nel carcere leccese in quanto chiamati a rispondere del reato di tentato furto aggravato in concorso. A Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, con la stessa accusa, i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di prestazione alla P.G. il 30enne G.M. originario di Napoli e residente a Cavriago. Nei guai anche il commerciante, G.T. 36enne abitante a Scandiano, indagato in stato di libertà per il reato di tentato omicidio a cui questa mattina, i carabinieri del Nucleo Investigativo Reggio Emilia nel corso di una perquisizione hanno rinvenuto e sequestrato, nel negozio, l’arma del delitto risultata essere un coltello da cucina.
I fatti si ricorda hanno avuto origine intorno alle 23,30 di domenica 25.11.2012 quando il 56enne A.V. è entrato, sorretto dal fratello, al Pronto Soccorso del’Ospedale Santa Maria Nuova. Ai Carabinieri, giunti subito in ospedale, non è restato altro che raccogliere le parole allarmate del fratello, perché il 56enne è stato operato d’urgenza. Sarebbe stato aggredito all’intermo del parco “I Pioppi” (nella zona di Via Martiri di Cervarolo) da uno sconosciuto. Da li, si sarebbe trascinato fino al vicino centro sociale per poi chiedere aiuto al fratello con il telefonino.
Questa la verità raccontata, smentita poi da quella investigativa. L’uomo era stato sì accoltellato, ma non a Reggio Emilia da uno sconosciuto, ma bensì a Scandiano dal commerciante di un negozio preso di mira dalla vittima, dal fratello e da un amico che intendevano rubarvi all’interno. Una volta entrato nel negozio il 56enne è stato accoltellato con un violento fendente all’addome. Quindi la sceneggiata del’aggressione al parco per evitare di essere accusati del furto. Circostanza questa che ha giocato a favore del commerciante che ha taciuto a sua volta l’accaduto richiedendo l’intervento dei carabinieri solo per constatare quello che lui stesso ha riferito essere stato un tentativo di furto ad opera di ignoti. Le risultanze investigative hanno quindi portato agli odierni provvedimenti restrittivi con il commerciante che è stato indagato in stato di libertà con l’accusa di tentato omicidio.