Finisce una bellissima edizione dell’Ozu Film Festival. La ventesima volta della kermesse internazionale del cortometraggio è stata definita, da molti dei 5780 spettatori complessivi, come la migliore dal punto di vista artistico e qualitativo.
Sette comuni, dieci giorni, oltre 200 corti proiettati, musica, fumetti, conferenze. E persino la gestazione di un mercato dedicato al cortometraggio, operazione quasi inedita in Italia. Una soddisfazione per il Direttore Artistico Enrico Vannucci e per tutto lo staff del Festival.
Ma ecco i film premiati della categoria Ozu 20, il Concorso principale, che ha visto come Presidente di Giuria il regista Renato De Maria affiancato da Freak Antoni, dalla scrittrice Silvia Ballestra, da Giorgio Gosetti, direttore delle Giornate degli autori del Festival del Cinema di Venezia, e dalla giornalista svedese Lisa Bergstrom: Through Ellen’s ears di Saskia Gubbels (Olanda) si è aggiudicato il Maneki Neko come Miglior Film; Curfew di Shawn Christensen (USA) il Gran Premio della Giuria ma anche il gradimento del pubblico, con un numero di preferenze altissimo che gli ha permesso di vincere anche il Premio Roberto Costi, il riconoscimento assegnato dagli spettatori, che da quest’anno viene affiancato al nome dello storico direttore del Carani. Miglior Regia a Bad Toys II di Daniel Brunet e Nicolas Douste (Francia); Miglior Sceneggiatura a The centrifuge brain project di Till Nowak (Germania) mentre il Miglior Film Italiano è stato individuato in Cargo di Carlo Sironi. Premio Teresa Pellati per la miglior interpretazione attoriale a Mai Abozeed e Alaa Ezzat, coppia di attori di Cafè regulars, Cairo diretti da Ritesh Batra (Egitto).
Domenica 18 sono stati assegnati anche i premi di Ozu Local: il principale è stato vinto da Come fiori nella tempesta di Federica Viani mentre la menzione speciale è andata a Go Burning Acatama Go di Alberto Gemmi.
La giuria formata da studenti delle Università di Bologna e Modena-Reggio Emilia ha premiato One minute puberty di Alexander Gellner (Germania) come miglior 2-Short e affidato la menzione speciale a Manniman di Alexander Gellner
Maneki Neko Ozu Doc 2012 a The conversation di Piotr Sulkowski (Polonia); Menzione Speciale a Tons of passion di Corina Schwingruber Ilic (Svizzera). Maneki Neko Ozu Animation a Ursus di Reinis Petersons (Lituania); Menzione speciale a The streets of the invisible di Remo Rauscher (Austria).
Ricordiamo che Ozu Film Festival è organizzato dall’Associazione Amici dell’Ozu Film Festival, dal Circolo Culturale Fahrenheit 451 e dai comuni di Sassuolo, Casalgrande, Castellarano, Fiorano Modenese, Formigine, Maranello, Scandiano. Il Festival è patrocinato dalla Regione Emilia Romagna. La ventesima edizione si è svolta dal 09 al 18 Novembre 2012.