Sono oltre 10 milioni le ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps a Modena tra gennaio e agosto 2012. Un dato, come emerge dalle rilevazioni effettuate dall’assessorato al Lavoro della Provincia di Modena, sul quale influiscono fortemente gli effetti del sisma di maggio: circa la metà delle ore autorizzate infatti si concentra nel trimestre che va da giugno, data della firma dell’accordo quadro per la gestione degli ammortizzatori sociali dopo il terremoto, ad agosto, mese nel quale si raggiunge un picco di oltre due milioni e mezzo di ore autorizzate. Nel dettaglio: da giugno ad agosto la cassa integrazione ordinaria ha raggiunto un milione 894 mila ore, quella straordinaria è arrivata a un milione 235 mila ore mentre la cassa in deroga ha toccato quota 2 milioni 412 mila ore.

«Le conseguenze pesanti provocate dal sisma – commenta Francesco Ori, assessore provinciale al Lavoro – si sono inserite in un quadro economico che presentava una situazione già in progressivo deterioramento con un calo di oltre il 9 per cento nella produzione del secondo trimestre del 2012 e del 5,6 per cento nel fatturato. Tra giugno e settembre sono 3.383 le aziende che hanno richiesto l’accesso agli ammortizzatori a causa del fermo produttivo provocato dal terremoto, per un totale di oltre 33 mila lavoratori coinvolti. Non significa che tutte le ore saranno autorizzate ma il dato segnala comunque la situazione di difficoltà che stanno vivendo le aziende e i lavoratori». Ori ha poi annunciato che nella prima settimana di dicembre sarà presentato insieme alla Regione il nuovo report sul mercato del lavoro.

In particolare, sono 2.496 le imprese che hanno chiesto di accedere alla cassa integrazione in deroga, per un totale complessivo di 13 mila 63 lavoratori. La cassa integrazioni ordinaria per sisma, invece, è stata attivata da 583 aziende, per un totale, a oggi, di 18 mila 200 lavoratori. La cassa integrazione per l’edilizia ha riguardato 130 aziende, per un totale di poco più di mille lavoratori dipendenti, mentre sono 174 le agenzie di somministrazione, anche in questo caso. È la meccanica che si conferma come il settore che ha risentito maggiormente della crisi e del sisma e quello nel quale si riscontra il ricorso più alto agli ammortizzatori con oltre un milione e 101 mila ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria e oltre un milione 369 mila ore di cassa in deroga. Particolarmente significativo il ricorso alla cassa in deroga per quanto riguarda i settori del commercio che tocca quota 1 milione 500 mila ore e dell’abbigliamento e arredamento con 403 mila 810 ore di cassa in deroga mentre quella ordinaria tocca quota 87 mila 349. Benché più contenuti, spiccano anche i dati nei settori dell’edilizia, con oltre 500 mila ore di cassa integrazione ordinaria e 250 ore di cassa in deroga, e delle trasformazioni minerali con 341 mila ore di cassa ordinaria e 421 mila in deroga.

Sono inoltre 176, per un totale di 3.215 lavoratori interessati, le richieste di proroga degli ammortizzatori sociali per sisma provenienti da aziende gravemente colpite per le quali non è stato sufficiente il primo periodo di copertura perché non sono ancora in condizioni di poter lavorare a pieno ritmo.