Entrerà in funzione alla fine di novembre l’ara crematoria del cimitero di San Cataldo di Modena che è stata inaugurata martedì 20 novembre alla presenza deL sindacO di Modena Giorgio Pighi e di Alberto D’Addese assessore alle Onoranza funebri di Carpi, le due amministrazioni che hanno promosso,la realizzazione. Presenti inoltre inoltre Simona Arletti, assessore ai Servizi demografici del comune di Modena e Caterina Liotti presidente del Consiglio comunale di Modena. L’impianto, il primo in tutta la provincia, occupa parte di un immobile storico restaurato in occasione dell’intervento, con una superficie di oltre mille metri quadri su tre piani. Si è trattato di un investimento complessivo di due milioni e 152 mila euro completamente a carico del concessionario, un raggruppamento temporaneo di imprese (Consorzio Co&Ge di Imola, Officine Meccaniche Ciroldi di Ganaceto, Studio Ti di Rimini e Ser.Cim di Bologna) al quale è stata affidata la progettazione, la costruzione e la gestione dell’impianto per 15 anni.

L’utilizzo della cremazione è sempre più diffuso: negli ultimi anni questa pratica è stata scelta in circa un funerale ogni quattro a Modena, uno su tre a Carpi. Con l’apertura della struttura, che ha l’ingresso in via San Cataldo 80, si colma quindi una carenza sul territorio che costringeva le famiglie dei defunti a scelte verso Parma, Ferrara, Mantova o impianti di altre città. L’ara crematoria sarà al servizio di tutta la provincia, con priorità per i residenti di Modena e Carpi per i quali, quindi, non ci saranno liste d’attesa. Le tariffe sono stabilite dalle amministrazioni comunali in base al tariffario nazionale e quelle applicate (circa 580 euro nel 2012, 587 nel 2013) non prevedono distinzioni tra residenti e non residenti. La quota del ricavato andrà a coprire i costi di ammortamento dell’investimento, e ciò che rimarrà al Comune coprirà le spese per i controlli dell’attività e a regime sarà destinata agli interventi nei cimiteri.

In vista dell’entrata in servizio dell’ara crematoria, sono stati effettuati lavori di adeguamento della sala del Commiato, è stata migliorata l’area per la dispersione delle ceneri (oltre a San Cataldo è disponibile anche quella di Collegara), realizzate le urne cinerarie comuni. Inoltre è stato sostituito l’ascensore della zona cellette per la tumulazione delle ceneri e dei resti mortali, nel cosiddetto cubo Rossi.

L’impianto, che occupa con i due forni una parte del piano terra dell’immobile storico, dove si trova anche il nuovo ufficio informazioni e accoglienza, consente la continuità del rito: funerale, cremazione e destinazione delle ceneri, tutto nell’arco di poche ore. Non è scontato, in molte strutture di questo tipo, infatti, il momento della cremazione è spesso posticipato di diverse ore o giorni rispetto al rito funebre.

Per l’utilizzo della sala del commiato è previsto un costo aggiuntivo di 25 euro. Con gli ultimi interventi nella sala è stato inserito anche un monitor per seguire le prime fasi della cremazione dei defunti.

ARA CREMATORIA CON IMPIANTO NON INQUINANTE

La ditta Ciroldi ha installato tecnologie avanzate che adottano sistemi di abbattimento delle emissioni in atmosfera nei limiti previsti dalla Provincia

L’impianto di cremazione che la ditta Ciroldi Spa ha installato presso il cimitero di San Cataldo a Modena risulta particolarmente attento agli aspetti ambientali. Grazie all’adozione di un sistema di abbattimento delle emissioni inquinanti in atmosfera tecnologicamente avanzato, infatti, sono garantite concentrazioni degli inquinanti al di sotto dei limiti previsti dalla autorizzazione alle emissioni rilasciata dalla Provincia.

L’impianto, inoltre, è adatto al trattamento di feretri dal peso medio di 100-140 chilogrammi, con la possibilità di trattare feretri “fuori misura” senza particolari accorgimenti: la camera di cremazione ha dimensioni interne di 2,7 metri di lunghezza e 0,99 di larghezza 0,99. L’impianto è caratterizzato anche da un’elevata potenzialità e consente di effettuare a regime fino a 10-12 cremazioni al giorno su singolo turno di lavoro. Il rivestimento interno è realizzato con prodotti e materiali di diversa forma e composizione con spessore complessivo di 255 millimetri.

La suola di cremazione è costituita da elementi prefabbricati in calcestruzzo refrattario di alto spessore a elevata resistenza all’usura che, oltre ad assicurarle una lunga durata nel tempo, risultano essere, in quanto prefabbricati, facilmente rimpiazzabili senza dover ricorrere a complessi interventi di manutenzione, rimettendo l’impianto in condizione di riprendere la sua attività con tempi di attesa particolarmente contenuti.

La dotazione dei bruciatori è costituita da teste di combustione di tipo industriale, modulanti, termoregolate, alimentate a gas metano, equipaggiate di rampe valvole complete di tutti i dispositivi di sicurezza, regolazione. Il sistema di gestione e controllo dell’impianto di cremazione non consente l’avvio di una nuova cremazione prima che si sia proceduto al prelievo delle ceneri della cremazione precedente; infatti, conclusa la fase di cremazione, il sistema di gestione avvisa l’operatore del momento in cui è possibile eseguire il prelievo delle ceneri: solo dopo avere effettuato tale operazione l’operatore è abilitato a procedere all’avvio di una nuova cremazione. Inoltre, il sistema non dà il consenso all’apertura della porta di carico se non in corrispondenza della conclusione della cremazione.

L’impianto prevede il recupero dell’energia termica che deriva dalle cremazioni, consentendo di risparmiare gas metano per il riscaldamento degli ambienti del centro di cremazione.

GARANTITA LA PRIORITÀ AI RESIDENTI

Impianto attivo da lunedì a sabato. Possibile la continuità, dal rito al ritiro dell’urna

L’impianto di cremazione di San Cataldo è attivo dal lunedì al sabato e le prenotazioni sono raccolte telefonicamente da Ser.Cim srl (tel. 059/828967 – crematorio.modena@ser-cim.it) dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 16, al sabato solo dalle 8,30 alle 15. La conferma avviene con mail o fax.

Ogni giorno tre posti sono riservati a feretri di cittadini del comune di Modena e due a feretri di cittadini di Carpi. Nel caso non vi fossero richieste dalle due amministrazioni, il crematorio eseguirà operazioni provenienti da altri comuni. Due dei tre posti riservati ai residenti di Modena e uno dei posti riservati ai residenti di Carpi potranno, su richiesta, usufruire della continuità alle 10 e alle 12 di ogni giorno feriale, cioè dal rito del commiato al ritiro dell’urna cineraria.

La gestione si riserva la facoltà, per esigenze di carattere igienico-sanitario o operative, di anticipare le cremazioni con l’obbligo di comunicare la modifica del programma prestabilito informando telefonicamente i familiari.

Al momento della prenotazione è obbligatorio comunicare se si tratta di feretro fuori misura; infetto, quindi soggetto a particolari disposizioni da parte della Azienda sanitaria di competenza; portatore di pace maker (nel cui caso è obbligatorio asportarlo); che necessità di terminare il rito funebre presso la struttura crematoria; se i familiari desiderano assistere alla introduzione del feretro nell’impianto; se si tratta di morte sospetta, nel cui caso occorre il nulla osta della Procura della Repubblica di competenza.

Per ragioni ambientali è vietata la cremazione di zinchi e di casse verniciate, mentre è preferibile la cremazione di casse in cellulosa con bordi in legno, come indicato da uno specifico decreto del ministero della Salute.

Le richieste di cremazione possono riguardare utenze provenienti da qualsiasi comune italiano o dall’estero a condizione che sia possibile evadere primariamente l’utenza del comune di Modena e di Carpi.

Per l’accesso alla cremazione gli addetti controllano: autorizzazione alla cremazione e al trasporto, permesso di seppellimento o autorizzazione alla dispersione o autorizzazione all’affidamento, modulo di prenotazione del crematorio, assenza pace-maker e oggetti pericolosi e documento del medico necroscopo che certifichi l’assenza o l’espianto del pace maker, targhetta di riconoscimento del defunto completa di nome, cognome, data di nascita e di morte. Inoltre, verrà controllato lo stato del feretro o dei contenitori che dovranno essere in uno stato di perfetta tenuta e igienicità.

In caso manchi anche solo un elemento autorizzativo, il personale è autorizzato a rimandare il feretro presso la struttura di partenza e a riceverlo solo in presenza della completa regolarità.

Le ceneri derivanti dalla cremazione di ciascun cadavere, resto mortale o quant’altro, sono raccolte in apposita urna secondo quanto stabilito dalla normativa statale in materia. Ciascuna urna cineraria contiene le ceneri di una sola persona. Il servizio di dispersione delle ceneri presso il giardino dei ricordi o nel cinerario è gratuito.