Il consiglio comunale di venerdì prossimo 23/11/2012, sarà chiamato a prendere atto della risposta che il sindaco Gian Luca Rivi ha predisposto per la Corte dei Conti a seguito dei rilievi sollevati da quest’ultima con la nota del 24/09/2012 sui Conti Consuntivi degli anni 2010 e 2011 del Comune di Castellarano.
La verifica effettuata dall’amministrazione comunale ha accertato che nel bilancio di esercizio 2010 è stato calcolato erroneamente, dagli uffici competenti, il limite di spesa fissato dal Patto di stabilità per quell’anno, determinando lo sfondamento per un importo di circa 70 mila euro dell’obiettivo da raggiungere.
Per quanto riguarda invece l’esercizio dell’anno 2011 le verifiche effettuate hanno accertato che non c’è stata nessuna irregolarità grazie anche al fatto che nel frattempo il MEF (Ministero Economia e Finanze) aveva emesso una circolare esplicativa che ha agevolato il lavoro dei comuni.
Il mancato rispetto del patto di stabilità per l’esercizio 2010 comporterà per il comune di Castellarano una serie di sanzioni sul bilancio del prossimo anno, blocco dei mutui e delle assunzioni, taglio di 70 mila euro del Fondo di Riequilibrio Sperimentale, oltre al taglio delle indennità del 30% di tutti gli amministratori e consiglieri comunali in carica al momento dello sforamento.
L’amministrazione rende noto che nei confronti dell’allora funzionario titolare della responsabilità del Servizio Bilancio, che nel frattempo si è dimesso dall’incarico, è stato avviato un procedimento disciplinare.
Il prossimo consiglio comunale consentirà anche al sindaco di informare i consiglieri dei passi avanti che si sono fatti quest’anno per ridurre lo squilibrio di bilancio accertato con il Conto Consuntivo 2011, che ormai risulta essere stato coperto per circa un 25% secondo il piano di rientro a suo tempo approvato.
L’amministrazione comunale vuole inoltre ricordare che lo sforzo che si sta facendo per rimettere in ordine i conti, pur avvenendo in un momento difficile per l’economia del Paese e del nostro distretto, non ha pregiudicato la qualità dei servizi erogati ai cittadini né impedito la costruzione di un Piano Triennale di investimenti coerente con gli impegni assunti davanti agli elettori.